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testa 2016enespañol
La morte di una vita innocente, di una persona umile, che denunciava uno tra i problemi più grandi di questo mondo, la mafia. Codardi! Solo questo sapete essere, siete codardi, ipocriti, assassini. Come si fa ad uccidere un uomo così, un uomo pieno di vita, di allegria, di serenità. In confronto a voi che non sapete cosa sono i colori, i colori delle giornate piene di vita, non sapete nemmeno qual'è la vita vera, non avete idea di cosa sia l'amicizia, l'amore, il vero amore, quello sincero, quello che ti riempie e non ti fa mai sentire solo. Diversamente da lui, Pablo Medina, che ricordiamo e onoriamo con tutto il nostro amore. Grazie Pablo, per averci insegnato insieme a tutte le altre vittime della mafia qual è il vero senso della vita, il vero senso per continuare a vivere in questo mondo sporco, pieno di crudeltà, delinquenza. Vivi nella luce cristica insieme al tuo angelo custode, Antonia Almada , martire insieme te. Grazie Pablo. Rimarrai per sempre dentro i nostri cuori.
Sonia Tabita
Anni 13
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A Pablo.
Sono trascorsi solamente 12 giorni da quando quelle mani assassine hanno dilaniato il tuo corpo, 12 giorni da quando quegli sporchi vigliacchi, mandatari dei tuoi sicari, hanno festeggiato la tua morte. Ancora non sanno però che in quel preciso istante in cui il tuo corpo trafitto esalava l'ultimo respiro e il tuo prezioso spirito volava via alto e libero nel cielo, tu riacquistavi la vita, ritornando nei tuoi mondi, proprio lì in quelle stelle lontane da dove sei venuto raggiungendo così i tuoi amati fratelli. Loro, i tuoi codardi assassini, nel medesimo istante hanno eletto la morte dirigendosi verso mondi tenebrosi e infernali.
Il tuo sangue quaggiù unito a quello di tanti altri martiri come te ha benedetto la lotta dei giusti e ha consacrato tutti noi figli della tribù di Giovanni. Ora sappiamo che la croce del Golgota apparsa sulla fronte del tuo fratello Giorgio, il 3 di settembre, annunciava anche questo nuovo sacrificio.
Un angelo dagli occhi d'oriente, lucenti di tenerezza e d'amore ha voluto accompagnare con le sue ali dorate il tuo volo verso il Sole.
Sangue di Verità. Sangue di Giustizia. Sangue di Cristo che scorre ancora copioso in questo mondo malvagio e perverso, creando un solco sempre più netto tra i vivi e i morti. Loro uccidono e muoiono perché hanno paura. Voi giusti, no, voi avete vinto la paura e la morte, immolandovi come Cristo, perché a Lui appartenete. Voi siete immortali, eterni e noi vogliamo imitarvi, non vogliamo avere paura perché sappiamo che la nostra vita avrà valore solamente se sapremo combattere fino all'ultimo respiro perché la Giustizia, l'Amore e la fratellanza universali possano regnare anche in questo angolo di universo dove finalmente i nostri figli potranno crescere in Pace e Armonia. Solo così avremo il coraggio di reggere il tuo e vostro sguardo quando ci rincontreremo, lo sguardo di tutti i bambini sofferenti nel nostro mondo, e lo sguardo del Cristo Redentore che ci chiederà conto delle nostre azioni quando discenderà dal Cielo per proclamare il suo Santo Regno. No, non abbiamo paura di questi codardi assassini, loro non sanno che il sangue di un solo martire rivive in centinaia di nuovi giusti che si rialzeranno e combatteranno per gli stessi ideali di Giustizia e Verità.
Voi, Pablo, siete i caduti in campo della legione bianca di Cristo in questa grande battaglia di Armagheddon. Ma voi avete già vinto. Noi dobbiamo ancora combattere. Loro però la guerra l'hanno già persa.
Ciao Pablo, 12 giorni sono passati e hai lasciato un vuoto immenso su questa triste umanità.
A presto.
Sonia Alea 
Arca 3 – Italia

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La prima cosa che mi ha colpito quando ti ho conosciuto è stato il tuo silenzio. I giornalisti di solito non lo sono mai, parlano, spiegano, gesticolano. Tu invece ascoltavi con attenzione. Poi hai parlato, ci hai spiegato le condizioni disastrose del tuo Paese, l’assenza di diritti, anche i più elementari, l’assenza di democrazia, l’assenza di libertà. E la tua battaglia coraggiosa e determinata per scoprire chi aveva già assassinato tuo fratello e per smascherare chi tiene in ostaggio il Paraguay. Un giornalista vero si riconosce subito, dati precisi, analisi lucide, proiezioni corrette. E diventa un pericolo. Lo sapevi e non ti sei fermato. Lo sapevi e non hai avuto paura. Hanno avuto paura loro, invece. Vigliacchi e assassini.
Oggi ci sentiamo più soli, abbiamo perso un altro uomo raro in questa battaglia impari contro un mostro sempre più potente e spietato. Ma quando il male si manifesta palesemente, sfacciato, è perché ha ancora poche cartucce da sparare. Adesso subiamo quest’altra ingiustizia ma non tarderà il giorno in cui la Giustizia, quella vera, che spazzerà via le arroganze terrene, verrà. Sarà il giorno in cui ci rivedremo tutti, tu già nella Gloria perché il tuo Spirito si sta già beando della ricompensa dei giusti. Hasta pronto amigo y gracias por tu sacrificio.
Tu hermana Anna
Anna Petrozzi
Capo redattore della rivista AntimafiaDuemila
Arca 3 - Italia

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El asesinato de Pablo Medina me dolió en lo más profundo de mi corazón. No lo conocía, nunca lo había visto, pero al ver su foto con la sangre sobre su cuerpo sentí perder a un hermano de toda la vida. Sentí un vacío en mi pecho que erizó toda mi piel y un profundo sentimiento de ira que solo el siguiente pensamiento pudo apaciguar: La mafia tiene miedo a los hombres como Medina, tiene miedo a las palabras, y en un acto de cobardía y debilidad intenta callar con la muerte. Pero por el contrario lo único que logra es convertir a Pablo Medina, como a tantos otros mártires, en un símbolo e ideal a seguir por miles de jóvenes como yo.
La mafia es cobarde e infantil. Nunca van a poder matar a un sueño, nunca van a fusilar a una idea. Nadie puede frenar al espíritu de la verdad, nada puede detenerlo. Porque avanza de generación en generación, de corazón a corazón hasta llegar a la meta, la victoria, el descanso de su sufrimiento, aquel momento por el cual existe.
Tu muerte querido Pablo, te hizo resucitar en el corazón de todos y hoy más que nunca estás vivo en cientos de personas que seguiremos tu lucha hasta la muerte, como vos nos enseñaste. Tu sangre y tu esfuerzo jamás van a ser en vano, tu espíritu revolucionario jamás se detendrá y un día verás la victoria desde el lugar en donde estés. Porque en el mundo se terminarán los cobardes y débiles, por lo tanto un día cercano aquellos que ordenaron tu muerte solo serán polvo al cual los justos pisarán.
Como decía un revolucionario como vos, hasta la victoria hermano, siempre.
Matías Guffanti
Arca Rosario - Argentina

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Hanno ammazzato Pablo. Pablo Medina, da 16 anni inviato speciale di Abc Color, il quotidiano indipendente più importante del Paraguay.  
Caro Paolo, sei stato il terzo giornalista di questo 2014 "freddato" in modo efferato in Paraguay.  
È stato un duro colpo perderti, un cazzotto nello stomaco che mi ha tolto il respiro man mano che ricordavo chi sei e cosa facevi. Ti hanno crivellato di colpi e sfigurato!!!    
Non ho contato quante volte ho scorso le tue foto pubblicate sul sito Antimafia2000 in Italia, e sui siti sudamericani di tutto il mondo per fissare nella mia testa il tuo sguardo vivo di uomo latino, sorridente... in alcuni frame sei provato, ma non vinto.  
Anche se non ti ho mai incontrato di persona ci tengo a dirti che abbiamo  amici in comune come Giorgio Bongiovanni, Omar Cristaldo, Jorge Figueredo e tanti altri. Ti ammiro perché hai vinto la paura di esporti dopo l'omicidio di tuo fratello Salvador nel 2001 cercando la verità sui mandanti del suo omicidio e in tanti - compreso il Ministro dell'interno Francisco de Vargas - sapevano e hanno dichiarato che negli ultimi tempi eri stato soggetto a ripetute intimidazioni. Ma come si fa a uccidere così vigliaccamente!? 
Sei stato collaboratore assiduo del giornale Antimafia Duemila e ci hai onorato della tua partecipazione al Convegno organizzato a Rosario nel 2009. Il tempo scorre via sempre più veloce e mi chiedo quante volte per portare avanti la tua battaglia in questi ultimi anni avrai tratto forza dalla figura e dalla presenza di Giorgio Bongiovanni, insieme al quale hai voluto incontrare e interrogare in carcere l'assassino di tuo fratello Salvador.  
Hai voluto guardare negli occhi il carnefice di Salvador Medina, non ti sei rassegnato e volevi sapere la verità, hai continuato a scavare per sapere chi aveva dato quel terribile ordine, diventato esecutivo il 5 gennaio del 2001... mi sono chiesta quante volte avrai dovuto superare l'incubo della morte che magari ti perseguitava... chissà con quale iconografia. 
Pablo sei uno di noi: pacifista, giornalista, volontario, uomo vivo dentro, consapevole che con le "armi" della comunicazione sociale e dell'informazione è possibile conservare la speranza delle nuove generazioni antimafia. Sei stato amico e servo degli oppressi, hai dato la tua vita per sostenere la causa dei più deboli... e sei stato trucidato.  
Potevamo evitarlo? Cosa abbiamo fatto per salvarti?!? E Antonia di soli 19 anni? Una giovane carinissima appena affacciata alla vita, dal sorriso solare. Questo martirio ci strappa il velo di Maya, ci denuda l'anima, punta i riflettori della vita su di te che in silenzio giorno per giorno, ora per ora non hai mollato... sei andato fino in fondo... con lo stesso cliché di altri coraggiosi di questa Madre Terra avvelenata.  
Dei mostri vigliacchi ti hanno portato via... umiliandoci tutti. Chi ha dato l'ordine ha il preciso scopo di spaventare soprattutto i giovani ai quali il Terzo Millennio propina falsità e consumismo, senza alcuna via d'uscita... senza futuro.    
Pablo caro, il tuo è stato un crimine commesso innanzitutto contro chi intende resistere e spendersi per i valori universali... un lutto in casa. Sono donna e penso tanto a colei che ti amava, sono madre e anche un po' padre e penso ai tuoi genitori che hanno generato guerrieri fedeli e coraggiosi come te ed i tuoi fratelli. Il loro dolore mi trafigge l'anima... il pianto è inevitabile.   
Non vogliamo, non possiamo rassegnarci, sebbene essere solidali o cercare di informare sulle atrocità della droga e della mafia sia sempre più rischioso.   
Abbiamo l'obbligo morale di informare l'Italia e il mondo intero di questo ennesimo disumano massacro... di porta in porta, di radio in radio e così via per consacrare l'onore che meriti e dare forza a quelli come te che nelle nostre Sicilia, Campania, Calabria e Puglia  e nel mondo intero calcano gli stessi tuoi passi.  
Sono tanti i cittadini, molti dei quali giovani, che subiscono minacce e atti intimidatori, spesso nel silenzio generale. 
Prego che il tuo sacrificio sia definitivo per farci capire che nascere uomini e donne su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta e ben al di sopra del dono della vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra... che in Paraguay è possibile ancora ammirare in alcune zone.   
Noi siamo in grado di prenderci cura di loro, ma non riusciremo mai a riprenderci tutte le meraviglie che ci hanno strappato se non realizziamo che siamo in guerra e non dissotterriamo il Tomahawk, l'ascia di battaglia, come hai fatto tu!!!... non riusciremo mai se non ritroviamo dentro di noi il senso di appartenenza ad una UNICA - STESSA - GRANDE FAMIGLIA!  
Forse sono malata di illusione, ma dalla dimensione in cui ti trovi sento che ci sorridi... che ci dici che sei vivo... che hanno sparato sì, ma che hanno ucciso solo un altro uomo in più, non le sue idee di giustizia e libertà.  
"Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni".   
Parole di ALCE NERO, nel 1890... niente di più vero.  
Gloria e onore a te, fratello Pablo, in eterno.  

Mara Testasecca
Arca 3 - Italia

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A Pablo se le cumplió su propia profecía. El dijo que lo asesinarían y así sucedió.  
Mi corazón pasa de la rabia ante la acción perversa de sus asesinos a la emoción profunda por la caída de dos nuevos combatientes por la vida. Un periodista valiente y orgulloso de su rol en la sociedad y una niña que levantó las banderas de la rebelión ante la injusticia de los explotados. Ellos nos muestran el camino.  
NO BASTA CON ESPERAR LA VENIDA DEL CRISTO, HAY QUE PONER LA VIDA EN LA LUCHA. SOLO ASÍ EL MAESTRO NOS RESPETARÁ. SOLO ASÍ SEREMOS DIGNOS DE SU MIRADA. 

Dr Juan Alberto Rambaldo  
Coordinador Arcas Sudamérica 

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Caro Pablo,
Grazie... per il tuo esempio di coerenza a quei valori che non sono solo umani, ma divini insegnamenti che noi riconosciamo come leggi universali.
Grazie, per aver dimostrato con l’esempio di una vita che la verità non va solo detta, va anche difesa, al di sopra di tutto, senza compromessi.
Grazie per aver dimostrato che il coraggio di un vero uomo, senza armi e padroni, fa tremare anche i più potenti.
Grazie fratello, perché la tua umiltà e la tua battaglia insegnano che lottare per un mondo più giusto non ci rende eroi, ma solo uomini degni di essere chiamati tali.
Grazie amico, per aver donato ai nostri figli una speranza. Ogni goccia versata del tuo sangue, scandisce il ticchettio di quel conto alla rovescia che segnerà l'epilogo di questa civiltà malvagia, per inaugurare quel mondo migliore che hai davvero voluto.
Grazie Pablo, per averci creduto fino in fondo. A noi non resta che proseguire con onore e coraggio il tuo cammino. E a far si che ogni passo sia un grido d'amore e di giustizia che spalanca le porte al nostro Re.

A presto,
con amore fraterno,
Sandra De Marco
Arca Pordenone - Italia

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En la tierra de la arcilla colorada… que se vuelve más roja, por la sangre derramada de un hombre justo.

En la tierra de la arcilla colorada, que supe pisar con mis pies descalzos por primera vez, cuando tenía cinco años de edad en el verano de 1976, esta misma tierra que varias décadas más atrás vería nacer a mi madre y, que el 19 de junio de 1961 daría a luz a mi hermano mayor. Yo, por las casualidades de la vida no nací en el Paraguay, porque mi madre había venido temporalmente al Uruguay en el año 1965. Por esas circunstancias de la vida nací en setiembre de 1970 en la ciudad de Montevideo (Uruguay).
En esa primera vez sólo podía jugar con mis primos, disfrutar de la naturaleza y el paisaje de aquel lugar llamado “Piribibui”, departamento donde nació mi madre y donde vivía la mayor cantidad de mis familiares. Pasaron cinco años y, en el verano de 1981 volvía a visitar a mi familia, claro está que seguía siendo un niño, pero ya podía darme cuenta de algunas cosas que se vivían en Paraguay, sobre todo me di cuenta de que había una pobreza material muy grande. Pero eso no me impedía jugar y compartir momentos felices con la familia, donde aprendí a disfrutar de muchas cosas, sobre todo de las cosas más simples, del afecto y del amor de mis parientes.
Pasarían nueve años para que yo volviera a pisar la tierra arcillosa del Paraguay, a mis 19 años ya era un joven y mis ojos podían ver muchas otras cosas, entre las cuales me di cuenta que la corrupción era algo que convivía en el día a día de mis hermanos paraguayos. Pero todavía sin la conciencia suficiente por comprender que la mafia en Paraguay era algo enquistado con unas raíces muy profundas en la política y en los ricos latifundistas, con un poder material desmesurado en algunos casos.
Hago referencia de mi vínculo a estas tierras, simplemente para intentar posicionarme en el Paraguay de nuestros días, donde parece ser que estos males se han agudizado y hasta podríamos pensar que es imposible que desaparezcan, porque sus raíces se han esparcido de tal forma que no hay lugar en el Paraguay en que no se respire corrupción y complacencia en las autoridades de turno, sobre todo en las ciudades fronterizas.
Es hoy entonces que a mis cuarenta y cuatro años de edad, estas tierras me llaman fuertemente, por algunos sucesos que han superado todos los límites de aceptación. Hechos que se abrazan a la impunidad y al descaro, que ya es mucho más que complacencia o simplemente mirar hacia el costado.
La mafia enquistada del Paraguay viene en una forma sostenida y casi a diario, asesinando campesinos y miembros de las comunidades indígenas, que lo único que piden y defienden son las tierras para vivir con dignidad y libertad. Pero la mafia también asesina a periodistas, comunicadores sociales que lo único que hacen es cumplir con su deber de informar, tanto los sucesos cotidianos como aquellos hechos de corrupción que hacen daño a la comunidad y no permiten una sana convivencia en el Paraguay.
Es entonces que en la tarde del 17 de octubre me entero que el día anterior habían asesinado al periodista paraguayo Pablo Medina, corresponsal de ABC Color. En el mismo momento en que me entero, me corrió un sentimiento de rabia por todo el cuerpo, sumado a un anhelo fuerte de justicia y al mismo tiempo mucha impotencia y un sin número de pensamientos encontrados, que con los días, poco a poco mi mente y mi corazón fueron adquiriendo conciencia de este hecho, que no podía pasar desapercibido, por lo menos no tan fácilmente.
Es por esta razón que no puedo más que prestar atención y mirar decididamente hacia las tierras de mis ancestros, de mis abuelos, a la tierra donde nació el ser más preciado que me permitió venir a este mundo, una madre que me enseñó muchos valores y que hoy está muy anciana. Ella amaba su tierra y quiere mucho al Uruguay. Uno de los valores aprendidos es el amor a la vida, a la justicia, a la naturaleza, a poner todo el esfuerzo en amar al prójimo y tender la mano al hermano caído.
Y en este caso hubo un hermano que fue asesinado con una violencia y una impunidad que por unos momentos pretendió enmudecernos, asustarnos y hacernos pensar que aquí nada se puede hacer. Pero no, se equivocaron, definitivamente se equivocaron los cobardes que asesinan y más aún los cobardes que dan la orden, que se esconden detrás de los cargos que ocupan, detrás del poder material con el que compran el silencio de muchos; con el que pagan las armas que asesinan y hacen callar a un hombre con mayúsculas, que trabajó a conciencia pura por un Paraguay y un mundo donde se viviera con justicia y libertad de pensamiento; un mundo en el que se respirara paz y se compartiera todo con amor.
Es aquí y ahora que se desprende de todo esto, la pregunta más obvia, más simple y más lógica… ¿Qué podemos hacer?
Primero que nada no debemos olvidar, no podemos olvidar, no podemos permanecer indiferentes, como ocurre muchas veces que pensamos que estas cosas nunca van a pasar, hasta que pasan y ahí lo primero es llorar, y en la medida de las posibilidades acompañar a los parientes de la persona que se va, que deja su cuerpo y que derrama su sangre por nosotros sus hermanos, sus amigos, sus compañeros de ruta.
Yo no lo conocí personalmente, pero sí a través de algunos hermanos y amigos. Para mí eso es más que suficiente para decir que Pablo Medina ya está grabado a fuego en mi conciencia, en mi corazón y mi espíritu. Por lo tanto para mí, y espero que para muchos, tengamos plena conciencia de que han asesinado a un hermano, a un amigo, a un ser que dio la vida por sus ideales y por nosotros, que ahora debemos velar por él, fortaleciendo nuestras convicciones, de qué es lo que significa querer un mundo mejor, un mundo de armonía y de amor.
No hay amor sin justicia y justicia sin amor y, cuando uno tiene un amigo, da la vida por él sin medir las consecuencias, sin pensar qué me puede pasar, qué pueden hacer con mi persona. Pienso que es al contrario, qué tristes personajes seríamos si hemos venido a este mundo a medir costos personales.
Por la memoria latente de un hermano caído en la batalla, abracemos con fuerza su ejemplo, su entrega, y que la sangre derramada de Pablo Medina y su asistente Antonia Almada, no sean en vano.
La decisión es nuestra, de nosotros depende tener la sabiduría suficiente de proceder con convicción y verdadero sentido de la justicia.
Daniel Amaral
Noviembre de 2014
Arca de Uruguay.
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È già passato un mese. Le ore, i giorni, le settimane sono trascorse velocemente, inesorabilmente, nella quotidianità anestetizzante del vivere in un sistema che spesso, troppo spesso, vince.  
Spesso, troppo spesso, assolve con successo alla diabolica funzione di chi l'ha creato. Quella di soffocare e schiacciare le nostre fragili menti, di distrarci, di far dimenticare in fretta, troppo in fretta. Ma le ferite del cuore, quelle non può cancellarle. Non possiamo e non dobbiamo permetterlo. 
La ferita che la tua morte ha lasciato nel cuore è viva, profonda. È una fitta che si fa sentire ogni volta che ripenso a quel 16 ottobre. Rivivo la concitazione delle ore in cui hanno iniziato a circolare le notizie della tua morte. Poi sono arrivate le foto. Un pugno nello stomaco. Un corpo crivellato di colpi. Lo sguardo di un uomo buono, integro, umile, consapevole. I bellissimi occhi pieni di vita di una ragazza. Due volti strappati per sempre a un mondo che non li merita.  
Pablo, il sacrificio tuo e dell'angelo che ti accompagnava, non è stato vano. Ha risvegliato i cuori di molta più gente di quanto avresti mai potuto immaginare, non solo nel tuo paese, ma addirittura a migliaia di chilometri di distanza. Uomini, donne, giovani che non hai mai conosciuto sono pronti a scendere in piazza, a gridare contro i tuoi assassini, a chiedere giustizia per l'ennesimo, imperdonabile martirio degli anni più bui di tutta la nostra storia.  
Il tuo esempio di coraggio, dignità e passione, continua a ispirare e dare forza ad una nuova generazione che non ha più paura di dire Basta. Con la speranza che non ci siano più altri martiri da piangere e di non dover scrivere mai più parole come queste.  
Grazie infinite fratello. Continua a guidare i nostri passi da lassù, aiutaci a resistere, a non cedere alla paura e alla codardia, a restare in trincea, ad essere coerenti e fare il nostro dovere, fino all'ultima battaglia di questa guerra. 
Beatrice Favazza
Arca 3 - Italia
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Apprendo da te Elisabetta della terribile notizia su Pablo: siamo tutti rattristiti per questo, al massimo della tristezza qui e nell'universo, ma allo stesso tempo Nostro Signore ci è molto vicino...!
Francesco
Italia
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Il male ha sferzato un altro colpo nei nostri cuori, facendoci rattristire e piangere, pensando di indebolire i nostri reni. Uccidendo con immane ferocia un altro Giusto, Pablo Medina. Un uomo, un amico, un fratello che lottava per la giustizia, portando alla luce verità nascoste. Il male lo ha ucciso pensando di chiudere il cielo sopra le nostre speranze, non tenendo conto che il sangue versato da uomini giusti, viene versato nelle nostre coppe, che noi come umili servi della giustizia e dell'amore universale, beviamo per dissetare la nostra sete di giustizia, rinforzandoci in questa lotta contro chi ci vuole decimare. Fratello Pablo, tu adesso vivi dentro ad ognuno di noi e la tua lotta e la nostra lotta. Ci passeremo il tuo stendardo fino all'ultimo respiro, da una mano all'altra dei tuoi fratelli, non riuscirà a decimarci tutti. Perché ad ogni angolo spunterà sempre un Pablo che alzerà la tua bandiera, la nostra bandiera. Con immenso amore e affetto, la tua umile sorella.
Adriana Gnani
Arca Palermo – Sicilia - Italia
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Caro Pablo
La morte di una vita innocente, di una persona umile, che denunciava uno tra i problemi più grandi di questo mondo, la mafia. Codardi! Solo questo sapete essere, siete codardi, ipocriti, assassini. Come si fa ad uccidere un uomo così, un uomo pieno di vita, di allegria, di serenità. In confronto a voi che non sapete cosa sono i colori, i colori delle giornate piene di vita, non sapete nemmeno qual'è la vita vera, non avete idea di cosa sia l'amicizia, l'amore, il vero amore, quello sincero, quello che ti riempie e non ti fa mai sentire solo. Diversamente da lui, Pablo Medina, che ricordiamo e onoriamo con tutto il nostro amore. Grazie Pablo, per averci insegnato insieme a tutte le altre vittime della mafia qual è il vero senso della vita, il vero senso per continuare a vivere in questo mondo sporco, pieno di crudeltà, delinquenza. Vivi nella luce cristica insieme al tuo angelo custode, Antonia Almada , martire insieme te. Grazie Pablo. Rimarrai per sempre dentro i nostri cuori.
Sonia Tabita
Anni 13
Arca 3 - Italia
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Fratello Pablo, non ti conoscevamo personalmente, se non attraverso alcuni rapporti di indagini e denuncia. Dopo quanto è successo, ci meravigliamo nel sentire risuonare nel nostro cuore, quella VIBRAZIONE, che risuona nelle nostre cellule, come se ti avessimo sempre conosciuto. Sono sentimenti che ci possono accomunare proprio perché, anche se nella diversità dei compiti, eravamo uniti nella unità di intenti, per Cristo. Nella Luce che sei ora un abbraccio, dalla Terra al Cielo.
Antonio e Maria
Arca Pordenone - Italia
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Una luce, verità, amore, sacrificio ha lasciato la terra per ricordarcelo, divenuta così, ancora di più forte, come intuisce chi vede la potenza della luce stellare nel cielo, nelle tenebre della notte dell’anima. Non regge un sole tutto un universo ma accendi una candela anche essa pur luce sarà.
Ida Di Donato
Italia
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Caro Giorgio, ieri la morte di un uomo giusto e pieno di coraggio che fino alla fine ha cantato il suo canto di Gioia e Amore all’Esistenza come atto di dignità e lode alla Vita, indagando e denunciando il marciume più terribile della nostra umanità. Noi accanto a te, anche lontani, col pensiero e con l’anima, tu che sempre ci dai la forza di proseguire un giorno ancora e un altro ancora. Ora noi a te vogliamo dare la nostra forza. Non sei solo, comunque vadano le cose.
 
Io vorrei con tutta me stessa, ma non sono in grado di dire cosa succederà, vorrei dirtelo, ma non so. Come nessuno, nemmeno tu credo, si sarebbe mai aspettata la morte crudele e cruenta di Pablo. Solo il Padre lo sa e non sempre, vedo, rende intellegibile ai nostri occhi e alla nostra mente il senso degli eventi, o possibile il presagire neppure di un evento così tragico e ingiusto. Ci chiede, nuovamente e ancora, accettazione, umiltà, fede imperitura: valicare ogni limite che pensavamo insuperabile, mettere in discussione ogni stato d’essere o risultato che pensavamo già essere un nostro enorme traguardo. Io voglio che torni e lo dico a Gesù Cristo e al Padre, se avranno voglia di prestare orecchio proprio a me. Lo dico con lo sguardo dritto e i pugni chiusi. Tu, Sonia e tutti con te. Ma so che il compimento passa dalla scelta del sacrificio e del martirio e so che tu lo sai, tu ce l’hai insegnato. E il compimento tuo è nella Luce, la pacificazione delle cose è nella scelta che hai e avete fatto anni fa, che io so essere forte, salda come la casa le cui fondamenta giacciono nella roccia granitica. 
 
Temo, ma confido. Chiedo, esigo, ma prego. Ricordo quando il mio ragazzo all’epoca andava a Palermo, prima che si trasferisse e quando ancora stavamo insieme. Mi svegliavo la mattina sapendolo lì, e avevo appena aperto gli occhi che sulle mie labbra affioravano, senza che io pensassi, sempre le parole “Padre Nostro, che sei nei Cieli” e gliele scrivevo, e pregavo con lui e pregavo dentro di me durante il giorno intero, come un mantra infinito che una parte di me recitava senza tregua mentre il mio giorno si compiva apparentemente senza traccia di preoccupazione, tra le varie vicende e faccende quotidiane. Sentivo tanto il pericolo. L’ho sempre avvertito, la minaccia, la morte, il sacrificio, da quando mi sono avvicinata a questo cammino. Ma anche la gioia, l’esaltazione, la liberazione, la gratitudine, l'espansione.  
 
Tuttavia, ho fede che ogni cosa ha il suo giusto posto e significato e che la Luce trionfa sempre. E sempre sarà così. Non importa quanti si sacrificheranno o, se posso osare, in quanti ci sacrificheremo. In Natura ogni cosa è perfetta e fluisce; come i ruscelli freschi e argentei di montagna, le nuvole del cielo trascinate a forza dai venti, i temporali più oscuri, i lampi più spaventosi e i tuoni più tetri che ci scuotono dalle viscere, gli animali vivono, crescono, muoiono secondo i Suoi eterni, leggeri e lineari ritmi di perfezione. Non c’è crudeltà, ma solo perfezione ed evoluzione senza fine. La Sua Volontà. La nostra Libertà. Anche noi, siamo in questo flusso, quando rispettiamo e amiamo la Scelta. Tanta fatica e tante prove ti sono richieste, ma, poiché siamo eterni nello Spirito, non temiamo nulla. E nell’unica eternità dello Spirito ci ritroviamo per sempre.   
 
Io sono con te. Sia fatta la Sua Volontà. Ma non sei solo. Io ti sono vicina con tutte le mie forze. 
Con Amore.
Ti abbraccio.
Col cuore in Cristo, ti voglio bene 
Alessandra Spennati
Arca Bari - Italia
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Para Pablo Medina, Antonia Almada y sus respectivas familias
“La partida de un hombre justo de una ciudad deja una impresión”
La santidad que irradió durante el tiempo que estuvo allí está aún presente, no es posible borrarla y, aunque la fuente de la misma haya partido, su impresión siempre permanece.
Beatriz Rossi
Arca Rosario-Argentina
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Grazie per aver donato la tua vita per la giustizia. 
Rosa Benedetti  
Arca Bari - Italia
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Querido hermano, un martir más de Cristo, que nos obliga a estrechar filas a tu lado, es el mejor homenaje que podemos hacerle a nuestro hermano, seguir la obra del Señor en la tierra que personifica Giorgio, si no hacemos eso y dejamos absolutamente todo lo de este mundo demoníaco NOS LLEVAMOS EL KARMA DE TODA LA HUMANIDAD.
Gracias.
Raúl Blazquez
El Cadillo – Córdoba - Argentina
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Pablo Medina:
Una vez más la sangre de un Justo nos mancha y deja al descubierto nuestras miserias personales y como sociedad.  
Personas como Pablo Medina luchan prácticamente solas contra los seguidores del anticristo. Salvo unos pocos que trabajan al lado de personajes como Pablo, la mayoría preferimos la comodidad de nuestras casas, de nuestras cuentas bancarias, de nuestro guardarropa. A lo sumo hacemos declamaciones más o menos sentidas pero al momento de realizar acciones concretas en contra de los distintos hechos de corrupción que nos rodean, escondemos la cabeza o miramos para otro lado.  
La humanidad sigue eligiendo a Barrabás, y por lo tanto somos responsables de la sangre derramada por los mártires de la justicia. 
Que el Padre tenga piedad de nuestros espíritus. 
Cristina Collino
Arca Paraná - Argentina
 
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A Pablo.
Sono trascorsi solamente 12 giorni da quando quelle mani assassine hanno dilaniato il tuo corpo, 12 giorni da quando quegli sporchi vigliacchi, mandatari dei tuoi sicari, hanno festeggiato la tua morte. Ancora non sanno però che in quel preciso istante in cui il tuo corpo trafitto esalava l'ultimo respiro e il tuo prezioso spirito volava via alto e libero nel cielo, tu riacquistavi la vita, ritornando nei tuoi mondi, proprio lì in quelle stelle lontane da dove sei venuto raggiungendo così i tuoi amati fratelli. Loro, i tuoi codardi assassini, nel medesimo istante hanno eletto la morte dirigendosi verso mondi tenebrosi e infernali.
Il tuo sangue quaggiù unito a quello di tanti altri martiri come te ha benedetto la lotta dei giusti e ha consacrato tutti noi figli della tribù di Giovanni. Ora sappiamo che la croce del Golgota apparsa sulla fronte del tuo fratello Giorgio, il 3 di settembre, annunciava anche questo nuovo sacrificio.
Un angelo dagli occhi d'oriente, lucenti di tenerezza e d'amore ha voluto accompagnare con le sue ali dorate il tuo volo verso il Sole.
Sangue di Verità. Sangue di Giustizia. Sangue di Cristo che scorre ancora copioso in questo mondo malvagio e perverso, creando un solco sempre più netto tra i vivi e i morti. Loro uccidono e muoiono perché hanno paura. Voi giusti, no, voi avete vinto la paura e la morte, immolandovi come Cristo, perché a Lui appartenete. Voi siete immortali, eterni e noi vogliamo imitarvi, non vogliamo avere paura perché sappiamo che la nostra vita avrà valore solamente se sapremo combattere fino all'ultimo respiro perché la Giustizia, l'Amore e la fratellanza universali possano regnare anche in questo angolo di universo dove finalmente i nostri figli potranno crescere in Pace e Armonia. Solo così avremo il coraggio di reggere il tuo e vostro sguardo quando ci rincontreremo, lo sguardo di tutti i bambini sofferenti nel nostro mondo, e lo sguardo del Cristo Redentore che ci chiederà conto delle nostre azioni quando discenderà dal Cielo per proclamare il suo Santo Regno. No, non abbiamo paura di questi codardi assassini, loro non sanno che il sangue di un solo martire rivive in centinaia di nuovi giusti che si rialzeranno e combatteranno per gli stessi ideali di Giustizia e Verità.
Voi, Pablo, siete i caduti in campo della legione bianca di Cristo in questa grande battaglia di Armagheddon. Ma voi avete già vinto. Noi dobbiamo ancora combattere. Loro però la guerra l'hanno già persa.
Ciao Pablo, 12 giorni sono passati e hai lasciato un vuoto immenso su questa triste umanità.
A presto.
Sonia Alea 
Arca 3 – Italia
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Querido Pablo: 
Tutti i tuoi amici, tutti gli uomini che amano la giustizia e combattono la mafia soffrono per la tua morte, dei vigliacchi hanno voluto spegnere il tuo sorriso, hanno voluto fermare il tuo entusiasmo, la tua voglia di combattere per un mondo migliore, ma tu sarai sempre con noi e il tuo sacrificio sarà uno sprone a farci andare avanti per continuare a lottare. 
Hasta siempre querido, con amore.
Flavia Fabris             
Sardegna - Italia
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Un altro uomo muore per mano dei Mafiosi. La storia si ripete in Italia nel 1992 con la morte di Falcone e Borsellino, oggi in Paraguay muore Pablo Medina, uomini scomodi perché volevano debellare questo grande male che è la Mafia, uomini in prima linea come tanti altri nostri fratelli nello Spirito che lottano contro questo mondo corrotto affinché ci sia un mondo migliore pieno di amore giustizia e fratellanza. Grazie e ancora, Grazie a tutti voi fratelli non siete soli! vi siamo vicini con tutto il nostro amore. 
Anna Colucci
Arca Bari - Italia
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Paolo,
Fratello della Giustizia,  
grazie per la tua perseveranza,  
per il tuo sacrificio,  
per il tuo amore verso il prossimo,  
per la tua devozione alla verità, 
nella speranza di un mondo migliore, 
un mondo fatto e costruito da uomini come te.  
Che la tua memoria viva e arda nei nostri cuori quale testimonianza di sete di giustizia, di impegno e di coraggio. 
¡¡¡Hasta la victoria Pablo, Siempre, Siempre y Siempre!!! 
Un piccolo fratello. 
Matías Corvaro 
Arca 3 - Italia
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Caro Giorgio:
Sono passati tanti giorni da quando è stato ucciso il tuo fratello e amico Pablo Medina, e non riuscivo ad esprimere cosa aveva causato in me quella morte… il richiamo della sua morte è stato inviato ai cuori duri e chiusi di tutti noi… tutti i giorni muoiono persone in questo mondo, tutti i giorni vengono ammazzati degli innocenti, tutti i giorni l'ingiustizia prende il sopravvento… ma questa volta il fatto che un'uomo che lottava da solo, in mezzo all'inferno incarnato in questo pianeta, quel piccolo Paese sperduto nella bellissima ma disgraziata parte del Sud di questo mondo, un Paese dimenticato da tutti, soprattutto dai suoi cittadini, costretti a vivere e morire nella miseria, l'hanno sempre fatto mentre c'era solo la fame e la corruzione, ma da qualche anno è arrivato il colpo di grazia che gli mancava, la maledetta “droga”, arma di morte dell'anticristo per rovinare la vita di tutti, di quelli che la producono,  di quelli che la consumano, di quelli che la vendono, di quelli che la denunciano...  questa volta è toccato ad uno di questi ultimi ed è stato Pablo, uomo solo che in quel Paese ha voluto dimostrare a tutti noi che non basta con guardare senza fare niente che le cose continuino come sempre perché lo stesso non cambia mai niente, invece lui, ha lottato fino all'ultimo respiro per farci conoscere quella realtà… fino all'altro ieri molte persone non sapevano nemmeno che lui esistesse, l'hanno saputo solo quando è morto, ed è morto proprio anche per quello, per fare arrivare l'attenzione lì, in quel posto marcio, ma che dalla sua morte non sarà più lo stesso, perché da questo momento il proprio popolo ha detto BASTA, per la prima volta il popolo sta reagendo e lo dobbiamo tutto a Pablo, a lui dobbiamo che da questo momento il colpo dato dall’anticristo incominci a rivolgersi contro di se stesso, inconsapevole ha fatto questa mossa disperata, ma ha perso… adesso avrà contro una grande forza che non si potrà fermare mai più … adesso Pablo non sarà più solo… adesso sarà più vivo che mai… vivo nelle voci di tanti... per rispetto a lui ed a tutti i martiri caduti dobbiamo agire con forza, con tutto di noi stessi per fare in modo che quest’ulteriore morte non sia stata in vano... non questa volta, non più...
Grazie Pablo, Grazie Giorgio per il vostro sacrificio quotidiano ed eterno.
Vanesa Varini de Huertos
Arca 3 - Italia
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Ho aspettato giorni affinché avessi potuto trovare le giuste parole, quelle parole che avessero potuto in qualche modo renderti onore, quelle parole che avrebbero potuto esprimere quello che sentivo dentro al mio cuore… ma ho capito che non posso farlo, perché è impossibile esprimere un sentimento in evoluzione. Un seme hai piantato nella nostra anima, con il tuo sacrificio nascerà dentro di noi una nuova consapevolezza, e l'amore per la giustizia darà presto i suoi frutti. Grazie Pablo, perché attraverso il tuo coraggio hai reso questo mondo un posto migliore!
Con amore, Eleonora
Arca 3 - Italia
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Palabras que matan. 
En memoria a Pablo Medina y a tantos compañeros que como él han entregado su vida por un mundo mejor.   
Nuevamente, el ejercer uno de los principios fundamentales en el ser humano, como decir la verdad, cobra la vida de aquellas personas que han decidido ir contra viento y marea no callar ante las injusticias y denunciar cualquier acción que afecte la integridad del individuo y ponga en riesgo su diario vivir, que ya es casi una proeza en muchos territorios de este desigual, caótico y convulsionado planeta tierra.   
Es así como le pasado 16 de octubre de 2014, las balas cobardes apagaron la vida de nuestro compañero, amigo, comunicador y periodista Pablo Medina y de otros colaboradores, que como él se dedicaban a este oficio tan peligroso en estos tiempos que es divulgar la verdad.   
Este triste panorama, es el pan diario de tantos países; en América Latina, Europa, África y Asia, donde se pierde la vida de muchos periodistas, lideres comunitarios, campesinos, indígenas, estudiantes, sindicalistas y todo aquel que quiera expresar su inconformismo, denunciar el atropello, la inconformidad, la desigualdad, la falta de oportunidad y el desplazamiento absurdo del que son victimas, para que un mal y dañino "PROGRESO" se instale en sus territorios, con políticas agresivas que permiten con estas acciones, la entrada de grupos al margen de la ley que trabajan para las multinacionales o para el mismo gobierno y organizan el gran festín, donde se reparten la torta y de esta manera consiguen más poder y logran tener el control de toda la población.   
¿Qué puede pasar por la mente de un individuo que ha decidido halar el gatillo y acabar con la vida de una ser, un padre de familia, una esposa, un hijo, un hermano o simplemente alguien que por equivocación estaba en ese justo momento?... "Qué frágil es la vida" tantos sueños truncados, cuanta nostalgia, dolor e impotencia, más triste es saber, que esas balas son patrocinadas por redes de narcotraficantes, balas de las multinacionales, balas de los gobiernos. "balas de poder"  que solo desean callar a quienes quieren ser escuchados, respetados y así, sumergir a la humanidad en una guerra absurda en la que nadie pidió estar.   
Lena Herrea 
Arca La Plata – Buenos Aires - Argentina
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Ciao Giorgio... 
Con il Cuore scrivo un commento del Tuo collega Pablo… anche se non lo conoscevo.   
È Drammatico ciò che è successo! 
Appena ho visto la foto di Pablo ucciso, è stato un'impatto Molto Forte... 
Si è più consapevoli di fronte a queste tragedie, di quanto Ancora e Sempre, le forze del male Stroncano la Vita a Persone Giuste che lottano per la VERITÀ... per un Mondo Giusto e Onesto... persone che NON hanno Paura di mettere in gioco la propria Vita, per smascherare tutti quegli uomini che vengono trasportati dal Potere... uomini corrotti e Deboli... uomini che NON hanno il coraggio di mostrare la faccia, davanti al suo Proprio simile... che sta facendo Opere Giuste e Buone per tutti Noi! 
Uomini che NON sono VERI Uomini... si nascondono! Hanno Paura! La VERITÀ ha fatto sempre Paura, agli Uomini appartenenti alle forze del male, colpendo alle spalle! 
Non conoscevo Pablo prima di questo tragico episodio, ma vedendo quanto ha fatto fin d'ora nella sua carriera di giornalista, per scoprire traffici di vario tipo... mi sento di dire GRAZIE Pablo... per Quanto hai fatto per la Società... sei stato un Bravissimo Soldato... e anche se adesso non sei più tra Noi... ci seguirai dall'Alto... per continuare la lotta contro questi delinquenti! 
Prego per Pablo... alla seconda venuta di Cristo... Lui, come altri martiri caduti ingiustamente, per svolgere Opere Giuste... avrà Giustizia.  
Anna Ferri
Arca 3 - Italia
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Ser  verbo y no sustantivo.
¿Qué es la libertad, la paz, el amor sin justicia? Son solo sustantivos. Se ponen en práctica cuando accionamos, pero en el camino de la justicia divina. No la propia, sino la que El Padre nos marca. 
Pablo Medina, hermano. Tu luz llegó hasta el fondo de nuestras almas, ahora golpeadas por tu ausencia terrenal.  Tu dedicación y compromiso nos obligan a seguir adelante.   
Tu muerte se hace digna porque fuiste VERBO, no sustantivo.   
Nicolás Pereiro
Arca Ushuaia - Argentina
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Sono addolorata per l'uccisione del nostro caro amico e fratello e giornalista Pablo Medina, anche se non l'ho conosciuto personalmente. Come possono fare questo ad un essere umano?! Sono degli ASSASSINI! ASSASSINI della vita e di uomini GIUSTI! Sono dei vigliacchi che si nascondono dietro dei mandanti. Io mi unisco a voi per questa grande perdita prendendo esempio del suo grande coraggio uniti sempre nel bene. 
  
Vittoria Sorino
Arca Bari – Italia
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Pablo Medina.
Un uomo come pochi su questa terra; non saprei neanche definire la reale proporzione. 
Tu come tuo fratello Salvador non hai ceduto alla paura e all'indifferenza, non hai chiuso gli occhi davanti alle aberrazioni dei giochi di potere, della criminalità mafiosa, al puzzo di uomini privi di ogni rispetto verso i propri simili, verso il proprio popolo e la propria terra. 
Hai raccontato alla gente del Paraguay la verità. 
La lotta alla corruzione è una nobile missione; per chi lo pensi, non si tratta affatto di un lavoro, bensì è un incalcolabile flusso di amore che percuote il petto e che rimette a noi i nostri debiti con le persone che amiamo, con ciò che è giusto, con la nostra terra, per il futuro dei nostri figli e purtroppo, spesso, per giustizia nei confronti dei nostri cari.   
Scrivo questo e mi sento addolorato e in difetto, come non sentirsi? 
Non ti conoscevo e mi rattrista il fatto di renderti onore solo ora. Sento che avrei voluto esserci prima, anche solo per dirti quanto bene stessi facendo e che le persone come te sono come oro nel fango di questa società. 
Paraguay; Italia; sembra difficile che due paesi e culture così lontane possano essere realmente così vicine negli stessi identici problemi.   
Possa il tuo cammino essere un sentiero già tracciato per molti e possa il tuo spirito infondere nell'uomo il senso di onestà e di coraggio che troppo spesso è offuscato dalla paura e dall'egoismo; affinché non ci siano più martiri da piangere ma uomini come te da seguire. 
Un caloroso abbraccio, 
con profonda stima. 
Matteo Cordella
Arca 3 - Italia
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Grazie Pablo.
Grazie per il tuo esempio, grazie per il tuo sacrificio e grazie per la tua penna perché hai saputo dar voce a tutti quelli che lottano in nome di Cristo.
Una vita dedicata all'amore per gli altri e alla giustizia che rimarrà sempre nei nostri cuori come esempio di vita cristica.
Gabriele Monacelli
Arca Gubbio - Italia
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DOLOR, RABIA, ANGUSTIA, IMPOTENCIA y VERGÜENZA, frente a los asesinatos de dos mártires más, por luchar por la justicia, por la vida, por un mundo mejor.  
Pablo Medina y Antonia Almada en la luz del Cristo están.  
Sus asesinos, los mafiosos, los corruptos de guante blanco, y todos sus cómplices creen que con su desaparición física a través de sicarios, se librarán de ser juzgados, y de que por miedo, frenarán a los justos, honestos e incorruptibles hombres y mujeres del digno pueblo guaraní.  
¡SE EQUIVOCAN! 
Seguirán levantándose voces de denuncia y de protesta en contra de las mafias asesinas. Los campesinos seguirán levantándose en contra de las fumigaciones, y por la tierra. 
Mucho dolor por esas madres que lloran por sus hijos preguntando quienes son los responsables. 
Vergüenza, porque en cada justo asesinado, en cada niño mancillado, en cada joven envenenado por la violencia y la droga, seguimos crucificando al Cristo. 
Por todos ellos, los que vendrán, y por nosotros, unidos, debemos resistir, denunciar, y gritar: ¡NUNCA MÁS!  
Loreley Latierro
Arca Montevideo - Uruguay
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Sono tanti i pensieri circolati nella mia mente alla notizia della tua scomparsa, fratello caro … non ti conoscevo, ma tanto simili e vicini eravamo, a discapito della geografia, che mai comprenderà certe emozioni che stimolano i nostri cuori. 
Scorrendo la testata di ANTIMAFIAduemila, coglie la mia attenzione l’immagine del tuo assassinio per la similitudine e lo squallore criminale avvenuto il 3 settembre del 1982 ai danni di un eroe nostrano … Carlo Alberto Dalla Chiesa. 
Apro la pagina e leggo un pezzo a firma di Giorgio Bongiovanni che scuote non poco il mio animo; lo stesso che tante volte con spavalderia ha lottato associazioni criminali e loro mandanti, conscio dei rischi, ma … trainato dall’entusiasmo, lasciati cadere in secondo piano. 
Già Pablo, che di nome ricordi un altro eroe, Paolo Borsellino (ucciso il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio a Palermo e ancor oggi senza giustizia), vorrei dirti quelli come noi … ma io non sono come te, che di contro posso solo guardarti dal basso e ambire al tuo esempio … ma quelli come te sono degli “incoscienti incompresi”. E così che mi sento, quando cerco o tento di imitarti … incompreso, solo, deriso, ma allo stesso tempo carico, arrabbiato, forte e senza paura, incurante dei punti neri e grigi che potrebbero ferirmi a morte. E si Pablo … quanta gente ti avrà detto, “chi te lo fa fare … pensa ai fatti tuoi e campi 100 anni”, ma la verità è che siamo “finti incoscienti” perché conosciamo bene i pericoli di questo obbligato gioco, ma sappiamo anche quanto il premio partita valga più del rischio, e così … via … nella mischia, nella fossa dei leoni a lottare nell’arena come un gladiatore privo di scudi e spade. 
Siamo consapevoli dei rischi … appunto … ma finchè non accade … quasi sembra irreale … un film. 
E così, per un momento, vivendo l’immaginario astrale sono suonate nella mia mente le note di un brano di Eros Ramazzotti, di cui ti dedico il testo per meglio tradurre quei sentimenti che non ho potuto darti quando eri tra noi e che le mie parole non sono in grado di descrivere. 
“È per te, questo bacio nel vento, te lo manderò lì, con almeno altri cento. 
È per te, forse non sarà molto, la tua storia, lo so, meritava più ascolto, e magari chissà, se io avessi saputo, 
t'avrei dato un aiuto. 
Ma che importa oramai, ora che … 
Puoi prendere per la coda una cometa e girando per l'universo te ne vai, puoi raggiungere forse adesso, la tua meta, quel mondo diverso che non trovavi mai. 
Solo che non doveva andar così, solo che, tutti ora siamo un po' più soli qui. 
È per te, questo fiore che ho scelto, te lo lascerò lì, sotto un cielo coperto. 
Mentre guardo lassù, sta passando novembre e tu hai vent'anni per sempre. 
Ora che puoi prendere per la coda una cometa e girando per l'universo te ne vai, puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta, quel mondo diverso che non trovavi mai” 
Arrivederci Pablo, ora sei vicino al tuo amato Salvador, anch’egli vittima di mafia e noi da quaggiù, non renderemo vane le vostre morti. Porteremo avanti il lavoro da voi svolto, affinché questo pianeta possa un giorno conoscere all’infuori delle parole … l’AMORE!! 
Savino Percoco 
Arca Bari - Italia
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El sentir por los Mártires y la siniestra actualidad. 
Nos sentimos profundamente dolidos por los asesinatos del Periodista Paraguayo “Pablo Medina” y su asistente  “Antonia  Almada”. Ambos caídos por manos de las mafias criminales en el hecho acaecido el pasado jueves 16 de octubre, regresando de una labor periodística en Paraguay. 
Pablo Medina, un periodista tenaz y valiente, un Hombre de Familia de Ley, que ha expuesto y entregado lo más vital por amor al bienestar común ciudadano. 
Hace 13 años su hermano Salvador Medina, Director de la Radio Comunitaria Ñemity, fue asesinado de la misma forma, un 5 de enero de 2001, por sicarios. 
Estos crímenes contra la humanidad son el termómetro social que marca un tiempo sin orden, sin escrúpulos, dentro de una sociedad enferma y carente de los valores más altruistas, donde pareciera que el fin justifica los medios y estos son diabólicos. 
De no hacer nada por detener estos sistemas criminales, esta condición por consiguiente nos podría arrastrar inexorablemente en el camino de la degradación humana y ciudadana, donde la corrupción, la violencia criminal y la ausencia de rigor policial, en los Estados Republica, constituyan lamentablemente la configuración adecuada para su subsistencia y perdurabilidad. Estas estructuras mafiosas corporativas se conjugan entre si provocando vulnerabilidad en los estratos sociales de los pueblos cuan maquinarias demoníacas, son en verdad las manzanas podridas dentro del cajón, cuyo objetivo principal es el enriquecimiento ilícito para manipular y acumular poder, sirviéndose asimismo de todas las clases sociales, y que por consiguiente en cuya acción delictiva parasitaria nos conduce hacia la destrucción de sociedades y pueblos enteros. 
Sin acción de resistencia capaz de luchar contra estas organizaciones criminales, estamos perdidos, muertos, por eso es menester el apoyo a todos los medios combativos en Pro de revertir el libre accionar impune de ellos y de no dejar solos a estos Hombres, verdaderos paladines de la Justicia que entregan sus vidas atacando el mal que nos violenta en todas sus formas. 
Solo involucrados y unidos combatiendo, se logrará una sociedad más sana y digna de ser vivida. 
Honremos la vida de estos Héroes Mártires y la de nuestros seres queridos apoyando activamente todas las luchas que resisten contra los criminales de la vida.    
Desde mi Amor con profundo dolor y en apoyo a todos los hermanos de Antimafia. 
Juan José Méndez
Arca Buenos Aires - Argentina
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Pablo Medina un hombre, un ejemplo a seguir, un hermano al cual muchos de nosotros no conocimos pero su presencia en este mundo dejó una marca indeleble como muchos seres humanos que han entendido que si tenemos que luchar por lo que creemos, tenemos que hacerlo al cien por cien, por más que esto nos implique el dar la vida, más allá de que él lo sabía nunca dudo en seguir adelante con sus ideales, es por ésto mis respetos a este gran hombre, soldado de Cristo, hoy un mártir para nosotros, que Dios engrandezca tu espíritu hermano Pablo y nosotros podamos tener un poco de tu coraje y amor a Dios, para que en este mundo haya un poco de justicia y verdad.  
En Fe.
Ramon Gomez
Salta – Argentina
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A te, mio caro Pablo Medina, la tua uccisione non è stata in vano, anzi, voluta da Dio perché scenda su di noi al più presto la Giustizia Divina. Hai acceso ancora di più la nostra rabbia, forza, giustizia, coraggio di lottare per un mondo migliore e portare l'amore e verità a chi ne ha bisogno.  
Maria Palma 
Arca 3 – Italia
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Ciao Pablo, non ci siamo mai conosciuti di persona ma in un certo senso ti abbiamo sempre conosciuto, e ti porteremo nel cuore assieme ai nostri amati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e a tutti gli altri martiri più o meno conosciuti della guerra alle Mafie. Buon cammino nella luce, e prega per noi. 
Un abrazo en Cristo. 
Michele e Cinzia 
Arca Buja – Italia
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Nell'opinione di molti che è inutile lottare contro il male, sempre più forte in questa epoca, arriva il martirio di Pablo Medina. 
Grazie Pablo che hai ricordato al mondo che Cristo non ha fallito. 
Flavio e Vanessa
Arca 3 - Italia
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Leer la terrible noticia del asesinato de nuestro hermano Pablo Medina me ha sacudido interna y profundamente. 
Su muerte es la confirmación del mundo infernal en el que vivimos, ese que aplasta y tortura, ese que esparce sobre nuestra madre tierra la sangre de los mártires.    
Ese mundo del que desearía escapar cuando veo que la justicia y los valores son pisoteados. 
La corrupción ya no tiene limites y el mal embosca a aquellos que han decidido R E V E L A R S E =  confesar, declarar, descubrir, desvelar, explicar, denunciar, informar, delatar, avisar, evidenciar.    
Pablo es una inspiración para mi y además, de una clara señal de advertencia para todos aquellos que seguimos esta gloriosa Obra comandada por aquel que siempre esta preparado en su trinchera, Giorgio Bongiovanni.. 
Somos soldados que en cualquier momento podemos entrar al campo de batalla y es allí, en donde debemos vencer nuestros miedos y honrar a Pablo para que su trabajo no siga siendo obstaculizado, que por medio de nosotros salga nuevamente la verdad a la luz.     
Pablo con expresión bondadosa, seguramente también se ha llevado de su mano al cielo a esta pequeña flor, Antonia Almada de 19 años. 
Ellos ya cumplieron su misión y el cielo es su premio.    
Nosotros debemos levantar mas que nunca nuestras voces y GRITAR una y otra vez que NO RENUNCIAREMOS, NO ABANDONAREMOS, SEGUIREMOS REVELANDONOS. Desistir no es el estilo de la Tribu de Juan.    
Sigamos adelante unidos con la firme convicción de que estamos del lado correcto.    
Fraternalmente.
Silvana Lazzarin 
Arca Buenos Aires - Argentina
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L'uccisione di Pablo Medina mi fa pensare che su questa Terra non vogliamo persone cristiche. Vanno bene solo i cattivi o i vigliacchi che li lasciano fare.
Fabio Facciolla
Arca Bari - Italia
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La prima cosa che mi ha colpito quando ti ho conosciuto è stato il tuo silenzio. I giornalisti di solito non lo sono mai, parlano, spiegano, gesticolano. Tu invece ascoltavi con attenzione. Poi hai parlato, ci hai spiegato le condizioni disastrose del tuo Paese, l’assenza di diritti, anche i più elementari, l’assenza di democrazia, l’assenza di libertà. E la tua battaglia coraggiosa e determinata per scoprire chi aveva già assassinato tuo fratello e per smascherare chi tiene in ostaggio il Paraguay. Un giornalista vero si riconosce subito, dati precisi, analisi lucide, proiezioni corrette. E diventa un pericolo. Lo sapevi e non ti sei fermato. Lo sapevi e non hai avuto paura. Hanno avuto paura loro, invece. Vigliacchi e assassini.
Oggi ci sentiamo più soli, abbiamo perso un altro uomo raro in questa battaglia impari contro un mostro sempre più potente e spietato. Ma quando il male si manifesta palesemente, sfacciato, è perché ha ancora poche cartucce da sparare. Adesso subiamo quest’altra ingiustizia ma non tarderà il giorno in cui la Giustizia, quella vera, che spazzerà via le arroganze terrene, verrà. Sarà il giorno in cui ci rivedremo tutti, tu già nella Gloria perché il tuo Spirito si sta già beando della ricompensa dei giusti. Hasta pronto amigo y gracias por tu sacrificio.
Tu hermana Anna
Anna Petrozzi
Capo redattore della rivista AntimafiaDuemila
Arca 3 - Italia
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Quisiera expresar mis condolencias -por lo sucedido- a todos los amantes de la justicia, de la paz, del amor, porque una vez más se vieron traicionados, burlados, afectados por el dolor, la desazón, la angustia, la rabia, la impotencia. 
No quiero juzgar -y si lo hago pido perdón a DIOS-, pero en este momento solo pienso en los que mencioné, porque una gran parte de la humanidad "cuerda", normal, digamos, ni siquiera se ha enterado de que otros dos mártires han derramado su sangre en el suelo de este planeta, por luchar por un mundo mejor, sin violencia, sin drogas. 
Reitero, no quiero juzgar, pero sí gritar mi rabia, y para no pasarme al otro extremo, solo quiero recordar con esperanza la PROMESA DE DIOS. 
"¡TENED FE!  NO TODO ESTA PERDIDO. EL HIJO DE DIOS OS HA DEJADO CON UNA PROMESA Y LA MISMA SERÁ MANTENIDA... LA LIBERACIÓN PARA TODOS LOS PUEBLOS OPRIMIDOS POR LA TIRANÍA DE LOS TRAIDORES DE DIOS ES SEGURA. EL NUEVO REINO SERA ESTABLECIDO EN LA TIERRA Y LOS MALVADOS SERÁN DEPORTADOS HACIA MUNDOS SIN LUZ Y ENCERRADOS EN GRUMOS DE MATERIA EN LOS QUE PAGARÁN SU LARGA PENA. ¡SI! TODAVÍA QUEDA ALGO DE TIEMPO DE ESPERA, SUFRIMIENTO Y RESISTENCIA PARA LOS HIJOS DE LA PAZ Y DE LA JUSTICIA. LA VANGUARDIA DEL DIOS DE LOS EJÉRCITOS OS ANUNCIA QUE EL REY DE REYES ESTÁ EN EL HORIZONTE Y CON SU MARCHA TRIUNFAL ESTÁ POR LLEGAR Y LIBERAR LA TIERRA DE LOS MÁRTIRES Y DE LOS INOCENTES TRANSFORMADA POR LOS TORTURADORES, TIRANOS Y SANGUINARIOS EN UN INMENSO, ESPANTOSO CAMPO DE CONCENTRACIÓN Y DE EXTERMINIO..." 
Hoy ya no lloro por ellos, los caídos, porque ya están en la gloria del Padre, lloro por los que quedamos, por todos aquellos justos, valientes, por todos aquellos niños, que antes de serlo, ya tienen que soportar la INHUMANIDAD de una humanidad, que es triste y amargo decirlo, HA CAÍDO BAJO, MUY BAJO.... 
Domingo Silva
Arca Montevideo - Uruguay
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Caro Pablo, compagno di cammino, 
Più vivo che mai. Resto ammirato dalla tua opera apparentemente silenziosa, ma costante. Invidio il tuo coraggio e perseveranza nel denunciare l’opera del male. Ti ringrazio per l’esempio che ci hai portato. Il male, nella sua ignoranza, pensava di eliminare un ostacolo, mentre, in realtà, ti ha liberato dalle limitazioni del piano fisico per permetterti di essere più efficiente sul piano astrale. 
A presto.
Fortunato e Rosangela  
Italia
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CUANDO LOS SANTOS VIENEN MARCHANDO 
Quién hubiera imaginado que un góspel Americano en la letra de Katharine Purvis y en la música de James Milton Black de 1896, estuviera reflejando con tanta claridad el martirio de Pablo Medina; que luego Louis Armstrong convirtiera en el memorable jazz a finales de la década del veinte.  
La terrible tragedia del periodista Paraguayo y su asistente Antonia Almada Chamorro, nos pone frente a la cruda realidad de una mafia organizada en los distintos niveles de responsabilidad institucional que un estado que se define como tal permite y contribuye a semejante injusticia. 
Nadie puede sustraerse a los propios niveles de responsabilidad que hoy pesan sobre la sociedad en general, cuando mira distraída para el costado ante un problema que está tan vívido en cada familia Argentina como Paraguaya. 
La muerte de Pablo Medina es en algún sentido, "la muerte de todos nosotros por no haberlo protegido y abrigado"; como dijera el fiscal Jorge Figueredo en una entrevista radial, "yo me siento también responsable" afirmó Figueredo en una valiente autocrítica como parte integrante de la justicia Paraguaya. 
Justicia, reclama su familia, justicia reclaman sus colegas, justicia reclama el pueblo paraguayo y justicia reclamamos todos nosotros. 
Es por eso que hoy Pablo, ¡¡¡LOS SANTOS VIENEN MARCHANDO!!! 
Oh, cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando los santos van marchando en 
Señor yo quiero estar en ese número 
Cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando los tambores comienzan a golpear 
Oh, cuando los tambores comienzan a golpear 
Yo quiero estar en ese número 
Cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando las estrellas caen del cielo 
Oh, cuando las estrellas caen del cielo 
Yo quiero estar en ese número 
Cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando la luna se pone roja con la sangre 
Oh, cuando la luna se pone roja con la sangre 
Yo quiero estar en ese número 
Cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando la trompeta suena su llamamiento 
Oh, cuando la trompeta suena su llamamiento 
Yo quiero estar en ese número 
Cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando el fuego comienza a arder 
Oh, cuando el fuego comienza a arder 
Yo quiero estar en ese número 
Cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando los santos van marchando en 
Oh, cuando los santos van marchando en 
Yo quiero estar en ese número 
Cuando los santos van marchando en. 
Juan Antonio Frey
Arca Las Parejas – Argentina
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Caro Pablo, 
Il tuo esempio di Giustizia, Integrità, Devozione e Amore verso il prossimo resterà custodito nei nostri cuori.  
Lino e Stefania
Arca 3 - Italia
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Pablo Medina, un giusto, un fratello è stato assassinato per aver denunciato il male e le nefandezze dei potenti criminali.
Per questo Giusto, Dio farà Giustizia.
Al nostro caro fratello un ricordo di Amore e Gratitudine. Ci auguriamo che il suo sacrificio non sia invano e che arrivi nelle coscienze di chi ancora dorme.
Non possiamo dimenticare che insieme a Pablo hanno ucciso anche la sua giovane impiegata, non dimentichiamo che ha avuto il coraggio di seguirlo nonostante tutto.
Queste persone dovrebbero essere menzionate nei telegiornali e nei talk show, perchè sono modelli veri e sopratutto sani, per i giovani e non solo.
Con stima.
Maria e Roberta Bonella
Italia
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Un pensiero per Pablo. 
Ora che l’immensità dell’amore di Dio ti ha accolto e ripagato della Tua onestà e del Tuo coraggio nel difendere la Legalità, l’umanità, desta e consapevole, riconosce la sacralità dell’estremo Tuo sacrificio. 
L’altra umanità, per una Legge superiore, dovrà pagare enormemente -l’errore atroce di averti negato al mondo e il dolore causato dalla Tua perdita. 
Un giorno se questo pianeta conoscerà la pace e la giustizia, lo dovrà anche a Te, Pablo! 
Se il Cielo ci concederà un nuovo inizio, sarà perché al mondo si sono distinte anime come la Tua. 
Hai lottato contro l’Anticristo armato solo della amore per la Verità e dell’ardore del Tuo cuore. 
Certamente, il tuo esempio non sarà vano, muoverà alla consapevolezza e all’azione altri fratelli.   
Insieme, chiediamo con fermezza al nostro Creatore… GIUSTIZIA PER QUESTO PIANETA!!!!!!!!!! 
Ti abbraccio sinceramente e invoco l’Arcangelo Michele perché sostenga la Tua famiglia e ai Tuoi amici in questo doloroso distacco. Così sia. 
Annamaria Pagliai 
Arca Bari - Italia
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Raggio di luce, integerrimo ed impavido guerriero, la mia voce e quella di tutti i fratelli del mondo vorrebbe squarciare il Cielo, ed implorare per l'ennesima volta un grido straziante: "perché Signore? Era un nostro fratello!" La risposta del Padre, pur così dolorosa da accettare secondo logica umana, non tarda a venire ed irrompe prepotentemente nel mio cuore. 
Posso solo dirti umilmente grazie Pablo, per aver posato i tuoi piedi carichi di giustizia ed onestà su una terra violentata, che ogni giorno continua a crocifiggere Cristo! 
Una terra lontana da noi, eppur così vicina perché anche il male più estremo, come il bene, abbatte le distanze, vive e si nutre di egoismo e della nostra indifferenza. È il vento di una guerra interminabile che soffia su quel putrido odore di morte, vola sull'Oceano ed arriva ovunque trovi porte spalancate a riceverlo. Ma questo Pablo tu lo sapevi! Sapevi che il genere umano è sempre lo stesso, altrimenti, come gli altri giusti caduti, saresti ancora tra noi, uomini di questo disgraziato e meraviglioso pianeta. Eppure sei rimasto lì! 
Grazie fratello, abbiamo una grande responsabilità di fronte a te e a Dio Onnipotente, perché la tua morte dovrà essere motivo per andare oltre le nostre fisime personali ed i nostri problemi! Il Cristo disse: "Dite SI-SI; NO-NO".  E nonostante le mie debolezze, io credo davvero nella lotta che hai portato avanti con tutto te stesso, lasciato in balia di quegli assassini che devono ricorrere ad un fucile o ad una bomba per coprire la propria sordida paura della Verità!   
Grazie Pablo per averci donato ogni alito del tuo respiro! 
Benedetta sia l'insostenibile sofferenza di queste madri coraggio, che continuano a piangere i loro angeli ai piedi della croce. Prego la Santissima Madre che lenisca i loro cuori materni e li riempia di onore e gloria per il sacrificio estremo dei propri figli, quei figli della Luce che il Padre Adonay continua ad affidarci. Non vi dimenticheremo mai!  
Siano i nostri sentimenti corazze invincibili che si apprestano alla battaglia, l'ultima che siamo chiamati a combattere in attesa della Sua Venuta. Infondimi forza e coraggio ora che ci guardi da Lassù, affinché il Signore trovi le mie misere mani a lavorare nella Sua Santissima Vigna! 
Stefania Bachetti
Arca 3 - Italia
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Un altro giusto che si è unito alla schiera dei martiri che combattono per la Giustizia e la Verità, con Amore. 
Potevano fermare il suo corpo, e lo hanno fatto. Nessuno però potrà fermare la sua opera. 
Pablo è ancora qui, più di prima, al nostro fianco. 
Gian Piero Abbate
Italia
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La morte di Pablo annunciata attraverso il dolore e le lacrime di Giorgio, sono per noi, pezzi di vetro conficcati nel cuore, che scuotono in maniera dirompente le nostre anime, dal torpore della vita quotidiana. La morte di Pablo, evoca ed amplifica il ricordo storico di coloro che prima di lui si sono "immolati sulla croce". Che il suo sacrificio non resti invano, ma diventi quella forza esplosiva che possa "alchimizzare" la paura e l'indifferenza, trasformandole in desiderio di giustizia. 
Eternamente riconoscenti 
Paolo Palmieri e Pasqua Montalbò 
Arca Bari - Italia
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L'infinito amore di Dio 
Caro Pablo,
Per parlare di te e dare un senso a parole come "sacrificio di un giusto", "vittima immolata"… devo per forza pensare al perché uno spirito si realizza in ciò donando la propria vita. Non certo per dare un contributo a questo tipo di società in cui viviamo, risultante dei valori realizzati fin d'ora dall'uomo che per ora "inquina" la Terra, per niente divini e molto poco anche umani.  
Valori inesistenti.  
No! Mi sbaglio. In verità Valori calpestati, derisi, ripudiati, ammazzati eredità di un Dio fattosi carne e sangue 2000 anni fa ma che rimangono tali, cioè Valori, anche se l'Essere Umano non avesse sviluppato in se la Fede, il credo in una Divinità che governa il Creato, perché chiave del nostro discernimento nel separare il bene dal male.  
Anche l'immagine del tuo corpo riverso nell'auto, come le immagini di altri morti ammazzati, sono immagini che compongono il bagaglio che acquisisco in questa vita e quindi sono per me. Allora devo riflettere perché se la mia essenza, il mio spirito ha bisogno di questo per risvegliarsi, discernere e quindi evolversi c'è qualcosa che non va. Non va che diventino routine, non va che non le riconosca come mie, parte di me, della mia vita.  
 
Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. E gridarono a gran voce: "Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e veritiero, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue contro gli abitanti della terra?" 
Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro.  (Apocalisse 6, 9-11) 
Il Creato non è caos ma armonia e da questa visione do un senso a Voi, i sacrificati della vita.    
Ecco che tu non sei più tu Pablo ma sei già parte integrante di quei Valori troppo spesso inosservati. Sei nell'Uno che compone Etica e Morale non semplicemente perché sei morto, ogni giorno muoiono esseri umani in ogni forma e modo a conclusione di un'esperienza, ma perché sei morto per tenere vivo il Valore della giustizia quindi per amore quindi per me per noi. 
Un uomo tempo fa semplicemente ha detto: "… Ci sono cose che non si fanno per coraggio. Si fanno per poter continuare a guardare serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei propri figli…"  
Questi era, anzi è Carlo Alberto Dalla Chiesa, patrimonio Etico-Morale della nostra Italia ma direi del mondo, che insieme a tanti altri non so se nostri ma sicuramente suoi fratelli l'hanno bagnata col loro sangue per purificarla da quel liquame putrido di iniquità che viene continuamente riprodotto soffocandola.     
Vedi Pablo, dovevo spiegare a me perché sei morto e quindi già ho un motivo per dirti grazie e poi un giorno, forse, se ne sarò degna ti chiamerò Fratello.  
Mara Della Coletta
Arca Pordenone - Italia 
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La violenza, il potere, l'arroganza e la malvagità dell’uomo ancora una volta ha versato sangue di un GIUSTO. Questo sacrificio PABLO non sarà vano, servirà a noi da esempio nel conservare la TUA determinazione forza e coraggio per portare a termine la NOSTRA missione senza piegarci mai. Grazie PABLO terremo sempre salde le mani sull’aratro.
Con fraterno amore 
Loretta Rui 
Arca Pordenone – Italia
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Nessuna parola basta per descrivere un dolore così grande quale è la morte di un uomo giusto come Pablo Medina. Un uomo ucciso per il valore delle sue idee e delle sue azioni per mano di uomini codardi, vigliacchi, pagliacci e vittime di un potere che li manipola. Uomini indegni di questo nome. Esseri che dovranno tremare di fronte allo sguardo di Cristo. Gente senza dignità, che uccide per paura di perdere un dominio ed un potere che spiritualmente ha già perso. Di fronte a tanto dolore, la vera consolazione è per tutti noi la lotta e la resistenza perché il sacrificio di Pablo e di chi come lui ha lottato contro i poteri che condizionano le sorti di un'umanità addormentata, non sia vano. Chiediamo e urliamo perché venga fatta giustizia affinché questo dolore si manifesti in una rivoluzione sociale senza precedenti, in una lotta civile senza titubanze, in un'unione ancora più forte tra tutti noi fratelli. Preghiamo e non lasciamo soli coloro che sono impegnati in questa lotta senza frontiere perché il manto della Madre Santissima li protegga e li assista sempre.
Grazie Pablo. Giustizia, Verità, Resistenza.
Marco e Francesca
Arca Gubbio - Italia
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Me recorren escalofríos en el cuerpo cuando leo sobre la muerte de una joven de 19 años, que acompañaba al periodista Pablo Medina.   
Leo las crónicas de estas muertes, y me hago la misma pregunta que me hace Domingo Silva, ¿hasta cuándo morirán personas valientes, justas? ¿Cuántos corderos más deberán sacrificarse? ¿Cuánto tiempo más debemos esperar? Me pregunto ¿cuántas madres más deben llorar y seguir llorando por sus hijos muertos? Para una madre cada hijo, es todo, es un vacío en el alma cuando no está o cuando sufre algo irreparable. Por eso la mamá de Pablo no entiende cómo se puede querer matar. Las madres no entendemos que se quiera matar, porque vivimos para dar vida. Esta madre ha llorado a tres hijos. ¿El motivo?... el dinero, el poder, el narcotráfico, los agrotóxicos, el pisoteo de los derechos humanos... siempre son las mismas motivaciones... es la antivida.  
Cada día más me pregunto ¿qué nos puede dar felicidad en este sistema?, y como madre pienso: ayudamos a crecer a nuestros hijos, esperando que encuentren su máxima realización, el lugar que les corresponde donde puedan expresar los valores positivos, pero en este planeta parece un contrasentido, porque sabemos que esto puede ser casi una condena.  
Pienso así mismo en todos los que mueren minuto a minuto en el mundo por injusticias, tantos niños, tantos jóvenes, tantos campesinos como los padres de Pablo, que anónimamente luchan como él... respiro profundo, y luego siento que no hay otro camino a seguir que no sea luchar, con dolor, con miedo, con rabia, con indignación... porque sino somos muertos en vida, y condenadores de nuestros hijos, de los niños, también con la certeza de que la Justicia Verdadera llegará, el límite llegará para todos aquellos que se sienten poderosos porque "tienen las armas" -las de la mafia, o las de los gobernantes corruptos-, sin embargo olvidan que para la naturaleza no son más que simples hormiguitas, y para el Padre simples microbios. 
Adriana Navarro
Arca Montevideo - Uruguay
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Il tuo coraggio è per noi esempio. Il tuo sangue non sarà stato versato inutilmente. Ce la faremo Pablo. Tu con noi sempre. 
Antonella Intranò  
Bari - Italia
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Cari Pablo ed Antonia, scusateci se abbiamo avuto bisogno ancora di un sacrificio per prendere maggiormente coscienza della realtà che viviamo, per comprendere che non ci possiamo permettere di abbassare la guardia, per comprendere che diversamente ci faranno cadere uno dietro l'altro con un semplice gesto come  tessere del domino, per comprendere che chi combatte per ottenere giustizia e verità non lo fa per sé stesso, per ottenere gloria personale, ma per amore incondizionato verso il prossimo.  
Grazie per l'esempio di vita che ci avete dato e per averci ricordato che non dobbiamo avere paura... mai! 
Fabio e Ludovica
Arca 3 – Italia
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Quiero dejar mi comentario en apoyo a los que luchan por un mundo mejor, llegando a dar su vida por los ideales y la sociedad y por las convicciones que empujan a buscar la verdad, cueste lo que cueste.  
Ayer entrevistamos al hermano Omar Cristaldo desde el programa radial “Aguilas del Sur”, y me sentí consternado, permanentemente venían reflexiones a mi cabeza, dictadas por mi corazon, en definitiva todo confluye en que existe un matrimonio estado-mafia, que no se va a romper hasta tanto logremos la union y seamos muchos los que gritemos en el desierto, porque en realidad, Pablo Medina no fue quien murio, los que morimos día a día, somos los que permitimos con el silencio y la inacción, que siga avanzando el flagelo de la droga, de la trata de personas, del dinero manchado con sangre, del dolor de los pueblos, y eso nos transforma en tibios, y pueblo ganado, que nos conducen a un matadero día a día y seguimos en silencio.   
Dios bendiga a todos, y nos haga despertar gente y una esta tribu de Juan para luchar hasta el despojo de la vida misma, tal como Pablo Medina, Borselino, Falcone, y tantos otros lo hicieron.  
Horacio Muñoz de Toro  
Río Grande – Tierra del Fuego - Argentina
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Por intermedio de las crónicas conocí a Pablo Medina, un luchador por la justicia, el jueves 16 de octubre Pablo era vilmente asesinado por persona corruptas y cobardes. 
Se fue físicamente pues los mártires trascienden en el tiempo y su espíritu estará eternamente junto a CRISTO. 
Adiós querido hermano.
Teresita Sordi
Arca Uruguay
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Si resta sempre increduli e pieni di rabbia dinanzi alla morte dei giusti, delle persone semplici che con onestà perseguono, con sacrificio estremo e con amore, la giustizia e i valori veri della vita. 
Non ho mai avuto modo di conoscerti Caro Fratello ma voglio esprimere il mio profondo riconoscimento per l'opera svolta con coraggio e obbedienza ai valori di Cristo e un pensiero anche per la giovane ragazza che con te ha perso la vita. 
Grazie per l'esempio di vita che ci hai lasciato. 
Antonella Monno
Arca Bari - Italia
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Il carissimo fratello Giorgio ci invita tutti a scrivere un commento sul caro fratello Pablo Medina... sì come se fosse facile... cosa scrivere? cosa dir? io non lo conoscevo, non ho avuto questa fortuna, ma quando ho aperto la posta, cosa che faccio tutte le sere, e mi ritrovo quel titolo LA MORTE DI UN GIUSTO e vedo quella foto che raffigura il corpo del povero Pablo crivellato, dai vili colpi di fucile di quei maledetti mafiosi, in quell'istante il mio pensiero è volato al ricordo dei nostri Martiri Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e penso che... purtroppo si è ripetuta la storia... realizzo anche che la morte di Pablo... del nostro fratello Pablo è una cosa seria... ma non seria solo perché è stato ucciso un uomo, un giornalista, ma perché è stato ucciso un GIUSTO, un giornalista che non scriveva di gossip, di sport o del primo politico di turno, che partecipava ai festini, era un uomo, un Fratello, che con la sua penna, con i suoi articoli, denunciava il male, il marcio, quello che ci uccide lentamente ed inesorabilmente, denunciava i criminali, i venditori di morte. Uomo di grande coraggio e dignità, cosa che con molto rammarico riconosco che in molti di noi manca... è morto pure perché era solo, se magari era supportato dal suo popolo, dagli amici, dai tanti che potevano fare come ci dice il caro Giorgio, numeri, presenza, forza, chissà che le cose non sarebbero andate in modo diverso.
Dopo questa riflessione non posso aggiungere altro che dire GRAZIE PABLO... grazie per quello che hai dato, grazie per aver avuto il coraggio di denunciare... grazie... perché sono convinto che con la tua dipartita nei nostri cuori hai lasciato un forte segno... segno di lealtà, coraggio e un forte senso di giustizia, e sono sicuro che tutti i tuoi fratelli ne faranno tesoro di tutto ciò, ciao Pablo arrivederci. .
Antonio D'Agata                                                                                       
Arca di Catania - Italia
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Pablo 
Credo che fosse proprio questo che Cristo intendeva quando ci comandò di amarci gli uni agli altri: amare tutte le creature della terra allo stesso modo, e sentirsi uniti da un filo invisibile, ma dalla forza dirompente. Piangere e sentire come un macigno sul petto pensando a questo nostro fratello e ai dolci occhi luminosi della sua assistente... pur non avendoli mai incontrati. Sentirli amici... fratelli... uniti in uno stesso cuore e decisi a lottare verso la stessa direzione. 
La morte non è altro che un trampolino verso la VITA, per cui noi tutti dobbiamo trasformare queste lacrime in grinta e determinazione per portare avanti l'opera di Pablo. La NOSTRA opera. 
Claudia Marsili
Arca Gubbio - Italia
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Caro Pablo, 
Il mio nome è Stefano ed ho 18 anni, so che non ci siamo mai conosciuti ma sapere della tua morte mi ha addolorato moltissimo e ha incrementato la rabbia che ho dentro di me. 
La tua morte non sarà vana, tu come altri uomini... martiri, sei morto in onore di una causa che ritenevi giusta, e che noi tutti, riteniamo giusta. 
Non ci piegheremo, non ci arrenderemo, continueremo a combattere, a denunciare questo potere criminale che massacra ogni giorno, uomini, donne e persino bambini... 
Siamo in guerra, ed è una guerra spietata, una guerra che vinceremo ad ogni costo, anche se significa morire! 
Tutti, prima o poi, lasceremo questo pianeta ma fino a quel giorno io voglio gridare, voglio urlare a squarciagola pretendendo giustizia! 
Voglio distruggere la Mafia, voglio estinguere il pensiero criminale, voglio che ogni singola persona che è morta per dare a noi giovani una speranza di vita in un mondo migliore, un mondo dove i sacri valori dell'amore e della giustizia regnino sovrani, sia ricordata ed onorata per ciò che ha fatto. 
Grazie Pablo. 
Con fraterno amore 
Stefano Centofante
Arca 3 - Italia
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La persecuzione dei giusti continua, ancora una volta un seguace del bene ha dato la vita per noi tutti. Fino a quando Signore? Il nostro cuore piange nella sua natura umana ma esulta per te Pablo, per il tuo spirito che adesso può vedere e vivere lo splendore della verità e gustare il dono dell'amore.  
Ciao Pablo, grazie, grazie, grazie per il tuo esserti donato e per il tuo esempio di estremo sacrificio. Io non ti ho mai conosciuto di persona ma questo non ha nessuna importanza. Tu sei mio fratello ed io ti voglio bene. Grazie ancora, Pablo per il tuo coraggio, per la fiamma di giustizia che ardeva dentro di te che ti ha permesso di svolgere la tua missione nella terra dove sei nato, il Paraguay, terra che è stata toccata dal sangue di Cristo. 
Arrivederci fratello 
Pina Chiricolo
Arca 3 - Italia
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Ancora una volta un giusto è stato ucciso da chi, in questo mondo, non fa che portare morte e distruzione. 
Ancora una volta, col corpo, mi ritrovo a soffrire per un mondo dove il male regna sempre di più, e sempre più giusti, nel deserto che osserva impassibile, sono costretti a soffrire e a morire. 
Ma ancora una volta, nell'animo, "gioisco" per un altro eroe dei nostri tempi, per un uomo che, nella ricerca dell'amore, della pace e della giustizia, oltre la morte, ha trovato finalmente quello che cercava. 
Ancora una volta, chi soffre, è chi vive su questo mondo, e come ogni giorno, anche oggi, abbiamo il diritto, e DOVERE, di trasformare il male in bene, cercando sempre di fare del nostro meglio, e da oggi abbiamo un modello in più da poter seguire. 
Grazie Pablo, grazie per aver contribuito a porre le radici, in questo mondo, per un mondo migliore. Per questo vivrai in eterno, anche su questo mondo. 
E grazie ancora una volta a Giorgio e a tutta la redazione di antimafia, senza la quale tante verità non mi sarebbero mai giunte. 
Gabriele Scipioni
Italia
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Non è facile accettare quello che è successo. La morte di un giusto e di una bambina innocente, non lasciano mai indifferenti anche quando si è lontani. Il loro sangue adesso grida giustizia agli orecchi del Padre. 
Tutto ciò deve darci la forza di proseguire nella nostra opera, e la rabbia giusta per continuare dire no alla mafia, no ai compromessi, no al male verso il fratello. 
Le nostre consapevolezze ci diano il coraggio di lottare per un mondo migliore. Grazie ragazzi, il vostro sacrificio non è stato vano, e dal cielo ci indicherete la strada migliore da seguire. 
Maria Campobasso 
Arca Bari - Italia
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Caro Pablo,
Grazie... per il tuo esempio di coerenza a quei valori che non sono solo umani, ma divini insegnamenti che noi riconosciamo come leggi universali.
Grazie, per aver dimostrato con l’esempio di una vita che la verità non va solo detta, va anche difesa, al di sopra di tutto, senza compromessi.
Grazie per aver dimostrato che il coraggio di un vero uomo, senza armi e padroni, fa tremare anche i più potenti.
Grazie fratello, perché la tua umiltà e la tua battaglia insegnano che lottare per un mondo più giusto non ci rende eroi, ma solo uomini degni di essere chiamati tali.
Grazie amico, per aver donato ai nostri figli una speranza. Ogni goccia versata del tuo sangue, scandisce il ticchettio di quel conto alla rovescia che segnerà l'epilogo di questa civiltà malvagia, per inaugurare quel mondo migliore che hai davvero voluto.
Grazie Pablo, per averci creduto fino in fondo. A noi non resta che proseguire con onore e coraggio il tuo cammino. E a far si che ogni passo sia un grido d'amore e di giustizia che spalanca le porte al nostro Re.
A presto,
con amore fraterno,
Sandra De Marco
Arca Pordenone - Italia
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Basta con questa mafia! Mi ha proprio stufato!!! Pablo è l'amico di Giorgio Bongiovanni e anche lui lottava contro la mafia insieme a tutti noi. 
La mafia vuole incendiare il teatro di Brancaccio a Palermo e noi non lo dovremo mai permettere, MAI.
La mafia non è altro che una cosa da egoisti e devono smettere sempre, ogni giorno, di uccidere qualunque persona che esista in tutto il mondo e i bambini. La cosa più brutta è che in Paraguay, in Argentina e in troppi posti sulla Terra ci sono dei bambini che non possono mangiare, non possono bere per colpa dei mafiosi così cattivi, che non vogliono l'amore e il bene.
Quello che veramente vogliono loro è la cattiveria e non amano Gesù e la Madonna che vogliono l'amore. Pablo era solo a lottare contro la mafia. E noi siamo sempre con lui, cioè sempre al suo fianco e anche se è morto noi non abbiamo paura della mafia. Ecco la parola mafia già significa la parola dei mafiosi e della cattiveria. "Ma veramente basta!".
Pablo è l'amico più importante che ci sia in tutto il mondo e noi lo dovremo aiutare per conoscere la verità, e amarlo sempre anche se è morto. Questo è quello che veramente vogliono Gesù e la Madonnina: che noi dobbiamo pensare sempre a Pablo e lottare tutti insieme a Giorgio contro i mafiosi, senza avere paura.  
Sara Santamaria (8 anni) 
Arca 3 - Italia
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Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!... cantava un cantautore italiano diversi anni fa. 
E il fatto che tu, Pablo, sei vivo, per noi che facciamo parte dell'opera del tuo fratello Giorgio e che quindi siamo anche tuoi fratelli, è una certezza. È una certezza fondata sulla roccia delle parole eterne del nostro maestro divino Gesù Cristo, che, prima di lasciare i suoi discepoli e apostoli, disse che sarebbe andato a preparare per loro un posto in cui accoglierli, quando si sarebbero presentati presso il Padre suo. Ora quel posto Pablo tu lo conosci e sei lì a raccogliere i frutti del tuo coraggio di testimoniare la Verità in favore della Giustizia; Giustizia e Verità che sono Gesù Cristo. Condividiamo con te questa gioia e ti portiamo d'ora in poi con noi, nei nostri cuori, fratello nostro. 
Onore e gloria a te Pablo, che sei nato nel regno dei cieli. Amen. 
Mauro Caruso
Arca 3 - Italia
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Pablo Medina un'altro uomo che ha incontrato la cattiveria umana. Sicuramente sapeva a cosa andava incontro, ma purtroppo non ci si abitua mai ad incassare un colpo così duro come la morte. Il dolore di perdere un amico resta, dall'altra parte la certezza che quelle ricchezze che ha acquisito sulla Terra, le sfrutterà in un luogo degno del suo sacrificio... 
Piero Di Stefano
Arca 3 - Italia
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Anche se non lo conoscevo, e non so quasi niente di lui, quelle poche cose che so, è che cercava la verità sulla criminalità organizzata, sul traffico  di droga e sulle morti dei due fratelli. 
Come giornalista aveva la forza, il coraggio di denunciarle pubblicamente. 
Un'altro esempio di coraggio, forza, e di ricerca della verità e giustizia da imitare. 
Franco Aquili
Arca 3 - Italia
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Hanno ammazzato Pablo. Pablo Medina, da 16 anni inviato speciale di Abc Color, il quotidiano indipendente più importante del Paraguay.  
Caro Paolo, sei stato il terzo giornalista di questo 2014 "freddato" in modo efferato in Paraguay.  
È stato un duro colpo perderti, un cazzotto nello stomaco che mi ha tolto il respiro man mano che ricordavo chi sei e cosa facevi. Ti hanno crivellato di colpi e sfigurato!!!    
Non ho contato quante volte ho scorso le tue foto pubblicate sul sito Antimafia2000 in Italia, e sui siti sudamericani di tutto il mondo per fissare nella mia testa il tuo sguardo vivo di uomo latino, sorridente... in alcuni frame sei provato, ma non vinto.  
Anche se non ti ho mai incontrato di persona ci tengo a dirti che abbiamo  amici in comune come Giorgio Bongiovanni, Omar Cristaldo, Jorge Figueredo e tanti altri. Ti ammiro perché hai vinto la paura di esporti dopo l'omicidio di tuo fratello Salvador nel 2001 cercando la verità sui mandanti del suo omicidio e in tanti - compreso il Ministro dell'interno Francisco de Vargas - sapevano e hanno dichiarato che negli ultimi tempi eri stato soggetto a ripetute intimidazioni. Ma come si fa a uccidere così vigliaccamente!? 
Sei stato collaboratore assiduo del giornale Antimafia Duemila e ci hai onorato della tua partecipazione al Convegno organizzato a Rosario nel 2009. Il tempo scorre via sempre più veloce e mi chiedo quante volte per portare avanti la tua battaglia in questi ultimi anni avrai tratto forza dalla figura e dalla presenza di Giorgio Bongiovanni, insieme al quale hai voluto incontrare e interrogare in carcere l'assassino di tuo fratello Salvador.  
Hai voluto guardare negli occhi il carnefice di Salvador Medina, non ti sei rassegnato e volevi sapere la verità, hai continuato a scavare per sapere chi aveva dato quel terribile ordine, diventato esecutivo il 5 gennaio del 2001... mi sono chiesta quante volte avrai dovuto superare l'incubo della morte che magari ti perseguitava... chissà con quale iconografia. 
Pablo sei uno di noi: pacifista, giornalista, volontario, uomo vivo dentro, consapevole che con le "armi" della comunicazione sociale e dell'informazione è possibile conservare la speranza delle nuove generazioni antimafia. Sei stato amico e servo degli oppressi, hai dato la tua vita per sostenere la causa dei più deboli... e sei stato trucidato.  
Potevamo evitarlo? Cosa abbiamo fatto per salvarti?!? E Antonia di soli 19 anni? Una giovane carinissima appena affacciata alla vita, dal sorriso solare. Questo martirio ci strappa il velo di Maya, ci denuda l'anima, punta i riflettori della vita su di te che in silenzio giorno per giorno, ora per ora non hai mollato... sei andato fino in fondo... con lo stesso cliché di altri coraggiosi di questa Madre Terra avvelenata.  
Dei mostri vigliacchi ti hanno portato via... umiliandoci tutti. Chi ha dato l'ordine ha il preciso scopo di spaventare soprattutto i giovani ai quali il Terzo Millennio propina falsità e consumismo, senza alcuna via d'uscita... senza futuro.    
Pablo caro, il tuo è stato un crimine commesso innanzitutto contro chi intende resistere e spendersi per i valori universali... un lutto in casa. Sono donna e penso tanto a colei che ti amava, sono madre e anche un po' padre e penso ai tuoi genitori che hanno generato guerrieri fedeli e coraggiosi come te ed i tuoi fratelli. Il loro dolore mi trafigge l'anima... il pianto è inevitabile.   
Non vogliamo, non possiamo rassegnarci, sebbene essere solidali o cercare di informare sulle atrocità della droga e della mafia sia sempre più rischioso.   
Abbiamo l'obbligo morale di informare l'Italia e il mondo intero di questo ennesimo disumano massacro... di porta in porta, di radio in radio e così via per consacrare l'onore che meriti e dare forza a quelli come te che nelle nostre Sicilia, Campania, Calabria e Puglia  e nel mondo intero calcano gli stessi tuoi passi.  
Sono tanti i cittadini, molti dei quali giovani, che subiscono minacce e atti intimidatori, spesso nel silenzio generale. 
Prego che il tuo sacrificio sia definitivo per farci capire che nascere uomini e donne su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta e ben al di sopra del dono della vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra... che in Paraguay è possibile ancora ammirare in alcune zone.   
Noi siamo in grado di prenderci cura di loro, ma non riusciremo mai a riprenderci tutte le meraviglie che ci hanno strappato se non realizziamo che siamo in guerra e non dissotterriamo il Tomahawk, l'ascia di battaglia, come hai fatto tu!!!... non riusciremo mai se non ritroviamo dentro di noi il senso di appartenenza ad una UNICA - STESSA - GRANDE FAMIGLIA!  
Forse sono malata di illusione, ma dalla dimensione in cui ti trovi sento che ci sorridi... che ci dici che sei vivo... che hanno sparato sì, ma che hanno ucciso solo un altro uomo in più, non le sue idee di giustizia e libertà.  
"Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni".   
Parole di ALCE NERO, nel 1890... niente di più vero.  
Gloria e onore a te, fratello Pablo, in eterno.  

Mara Testasecca
Arca 3 - Italia
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Stavo pensando a te Pablo... al tuo cuore nell'impegno sociale, al sacrificio, all'amore che nutrivi in tutto quello che facevi, alla giustizia, all'obbedienza, alla potenza della parola, all'unione tra fratelli, all'essere al servizio di Cristo... eri tutto questo Pablo e pensare a te che sei con Cristo mi fa sorridere di gioia!... grazie di cuore! 
Paola 
Arca Buia - Italia
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A Pablo Medina, un uomo, un giornalista vero, assassinato barbaramente solo perché aveva la verità e la giustizia nel cuore. 
Federico e Paola 
Arca 3 - talia
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Pablo Medina (giornalista antimafia del Paraguay) un amico e fratello dell’opera  dal cielo alla terra. Ancora una volta un giusto che viene sacrificato sull’altare dei corrotti, criminali, anticristi che governano il traffico di droga e organi umani con il compiacimento di alcuni colletti bianchi da sempre collusi per i loro sporchi affari. Non ho conosciuto personalmente Pablo Medina, ma so che era un giusto e non aveva  paura di accusare i delinquenti e corrotti del suo paese per amore della verità. E per amore della verità si è sacrificato. Ma è certo che la giustizia di Dio è lenta ma inesorabile e il tempo del ritorno del re dell’universo cristo Gesù è alle porte di questo tempo e allora gli assetati di giustizia  saranno dissetati e saziati gli affamati di pace e di fratellanza universale per vivere in un mondo migliore e paradisiaco che Cristo Gesù instaurerà su questa terra.
Mi unisco al dolore della famiglia di Pablo Medina e desidero esprimere la mia sincera vicinanza ma con una certezza assoluta che Pablo è vivo e gli assassini che lo hanno ucciso non fermeranno il lavoro portato avanti da Pablo per il trionfo della verità  perché  le sue idee e testimonianze cammineranno sulle gambe di altri giusti come lui. Vi chiedo con tutto il cuore sincero di non perdere la fede e la speranza e la certezza che viene il giorno del ritorno promesso di Cristo Gesù.
Veritas vincit
Tino Favazza
Arca 3 - Italia
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La muerte del periodista Pablo Medina y de su ayudante Antonia Maribel Almada Chamorro ha dejado un sentimiento de dolor y de indignación muy grande entre todos los que aprendimos de la mano de Giorgio que se puede aspirar a un mundo más justo y que vale la pena dar la vida si es necesario, en la lucha por construirlo; en especial por los más humildes, aquellos por los que Pablo luchaba poniendo en riesgo la vida cuyo valor honraba con su trabajo; no sin miedo, porque el temor a la muerte largamente anunciada lo acompañaba cada día; pero con el coraje que da el verdadero amor por el prójimo y el deseo de justicia para los avasallados por el poder de la corrupción, del narcotráfico, de las mafias. El hermano país paraguayo se sume así en el horror de ver, una vez más, que la vida no significa nada para los poderosos de turno, que simplemente se trunca al silbo de una  bala si la voz de esa vida molesta a quienes quieren el mal y obstaculiza sus planes; y que el crimen continuará impune, por años, quizás, o hasta que el olvido los sepulte en el silencio de la corrupción, o de la apatía. A aquellos que truncaron la vida de Pablo y de Antonia les digo: ¡¡¡Cobardes!!! habéis ganado una vez más una batalla y de la peor manera, pero no se puede matar a la verdad, la lucha no está perdida, por el contrario, la sed de justicia de Pablo, la de su hermano Salvador, así como la de otros jóvenes asesinados impunemente, hoy más que nunca grita y se hace eco en nuestros corazones, acompañando la voz de los compañeros que seguirán su lucha, la de sus amigos y la de sus familiares; porque hay un Paraguay que esta cansado de tantos oprobios, y una América que está demasiado dolida por la sangre de estos luchadores que riegan sus entrañas; habéis ganado quizás una batalla, vilmente; pero no la lucha; ésta se afirma con la muerte de Pablo. Y no olvidéis: ¡¡¡la sangre de estos mártires que se ha sumado al clamor de los justos, sube hoy hasta el Cielo!!! Vuestros logros serán solamente "¡hasta que Dios lo quiera...!”  ¡La Ira del Padre caerá pronto sobre vosotros! mientras tanto, sumaremos voces, sumaremos lapiceras, sumaremos las fuerzas de nuestro corazón, con fe y con esperanzas... para que esta muerte no quede impune en el silencio. 
Mi más sentido pésame y solidaridad a los familiares y amigos de Pablo y de Antonia Maribel, a Giorgio, por la partida de su amigo y colaborador, y a los periodistas que expresan el valor de continuar sobre las huellas de su compañero y de luchar por la justicia, en Paraguay y en el mundo. 
Maria Lezcano
Arca Montevideo - Uruguay
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La Luce ha preso con Se nostro fratello Pablo assieme ad una bellissima ed innocente fanciulla. Questa è la nostra unica consolazione perché la rabbia che sentiamo non passerà mai, come sempre è presente quando si parla di tutti quei martiri che il male, che impera su questo infelice pianeta, ha mietuto specialmente in questi decenni.    
Caro Pablo, possa il tuo spirito impavido accompagnarci e sorreggerci in questi ultimi e difficili tempi.   
Con gratitudine         
Lorena e Lorenzo Arrigo
Italia
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In merito all'uccisione del fratello Pablo Medina, mi ricorda un nostro martire e giornalista Giuseppe Fava dove anche lui scriveva contro i colletti bianchi di quel tempo e adesso si e ripetuto.
Un abbraccio a Giorgio in CRISTO. 
Sergio Bellanova
Arca Roma - Italia
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BASTA! BASTA! Siamo stanchi di tutti questi morti ammazzati! Ci aspettavamo un segno divino che finalmente scuotesse quest'uomo maledetto: una catastrofe globale, un intervento del Padre, qualcosa di eclatante, questo aspettavamo! Invece oggi, nell'anno 2014, ancora una volta un altro giusto viene crudelmente ammazzato, perché l'unica colpa che aveva era quella di voler cambiare in meglio la società. È difficile rimanere saldi con le mani sull'aratro quando accadono questi fatti, ma la fede in Lui, in Colui che disse: "Non vi lascerò orfani, tornerò in mezzo a voi", ci fa andare avanti in questa dura lotta e fatti così tremendi ci rafforzano, ci spingono a lottare ancora e più di prima. Ti prego Gesù torna, siamo stanchi di ingiustizie, di una società marcia fino alle fondamenta, di questi giusti, che continuano ad essere solo agnelli da sacrificare. Grazie Pablo, ora sei nella luce, insieme a coloro che come te, hanno dato tutto se stessi per noi, per il futuro dei nostri figli. GRAZIE!  
Maurizio Santamaria 
Arca 3 - Italia
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Un giornalista coraggioso, Pablo Medina, ucciso dalla mafia in un continente in apparenza lontano. Sangue versato per un doloroso risveglio, affinché la nostra terra interiore, inaridita per l'indifferenza e l'assuefazione, possa germogliare. Lacrime e determinazione nella voce incrinata dell' amico giornalista e stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, si uniscono a fertilizzare quella terra, a scuotere le coscienze in una visione cosmica della lotta contro il male. 
“Fino a quando permetterò che siano altri a combattere per me in questa guerra? Almeno ci sia il mio appoggio, la mia presenza, il mio amore fraterno.Signore, dammi la forza!” 
Margherita Guida
Italia
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Accompagnammo con il cuore un altro Giusto che ha raggiunto la gloria del Padre onore e gloria a Paolo Medina.
Roberto Scazzieri
Arca 3 - Italia
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Caro Giorgio, 
Non ho mai conosciuto Pablo Medina. So di lui che era un giornalista e che ha 
dedicato la vita a combattere contro contro le mafie, la corruzione, il  traffico di stupefacenti e di organi. E' stato ucciso per questo, insieme alla sua assistente, Antonia Almada di 19 anni, che si affacciava appena alla vita e che meritava di viverla! 
Abbasso ogni forma di mafia, ogni tipo di corruzione, di omertà volta a contrastare i processi di giustizia, perché tutto ciò fagocita chiunque si prodighi per il bene e per l'interesse comune e toglie il futuro ai nostri figli. 
Dio doni a questi innocenti pace, quella pace che questo mondo intriso di sangue e governato dall'ingiustizia e dalla crudeltà non avrebbe mai potuto dare loro.
Un caro saluto 
Marilena Rimpatriato
Arca Torino - Italia
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Il male ha sferzato un altro colpo nei nostri cuori, facendoci rattristare e piangere, pensando di indebolire i nostri reni. Uccidendo con immane ferocia un altro Giusto, Pablo Medina. Un uomo, un amico, un fratello che lottava per la giustizia, portando alla luce verità nascoste. Il male lo ha ucciso pensando di chiudere il cielo sopra le nostre speranze, non tenendo conto che il sangue versato da uomini giusti, viene versato nelle nostre coppe, che noi come umili servi della giustizia e dell'amore universale, beviamo per disettare la nostra sete di giustizia, rinforzandoci in questa lotta contro chi ci vuole decimare. Fratello Pablo, tu adesso vivi dentro ad ognuno di noi e la tua lotta e la nostra lotta. Ci passeremo il tuo stendardo fino all'ultimo respiro, da una mano all'altra dei tuoi fratelli, non riuscirà a decimarci tutti. Perché ad ogni angolo spunterà sempre un Pablo che alzerà la tua bandiera, la nostra bandiera. Con immenso amore e affetto, la tua umile sorella.
Adriana
Arca Palermo - Italia
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Caro Fratello Giorgio 
Addolora il mio Cuore questa perdita "del Tuo Amato collega". 
La Giustizia del Cristo non ha mai fine e non si fermerà Mai perché è Amore. 
Come Pablo Medina dal Cielo sarà ancora più Sentito, ed è con TUTTI VOI... 
Un abbraccio di Cuore.
Filippo Della Chiara
Italia
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Cuando escuché de la muerte del periodista Pablo Medina realmente me llené de tristeza, de impotencia, de ganas de justicia. Pero ¿por qué surgieron esos sentimientos en mí, si él era un completo desconocido? Esa persona tan lejana a la distancia representaba esa parte de mí que desea con fervor un mundo más justo, un lugar en el que la mafia y el narcotráfico no sean moneda corriente y donde denunciar el mal no sea motivo de muerte. Este sentimiento de Justicia que surge en mi interior es a su vez una luz, es saber que no todo esta perdido y que a pesar de que el mundo nos bombardea con situaciones aberrantes día a día puedo afirmar que no pasan desapercibidas en mi ser ni en el de mis hermanos.  
Ese desconocido, ese periodista, ese ser luchador e iluminado se fue de nuestro lado no sin antes haber cumplido con la tarea encomendada, despertarnos a la justicia universal. Por lo que queda solamente decir: Gracias Hombre Justo y buen viaje de regreso. 
Ana Clara Döhle  
Arca Rosario - Argentina. 
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Pablo lamento mucho lo que sucedió. Te admiro y me inspiras un profundo respeto.  
Emilia
Arca Rosario - Argentina.
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Los mártires de nuestros días                                              
El jueves 16 pasado, en La República hermana de Paraguay ha sido cobardemente asesinado Pablo Medina, un periodista valiente que arriesgaba su vida en cada denuncia que hacía sobre las atrocidades que los narcotraficantes y mafiosos realizan en su país, convirtiéndolo lamentablemente en una referencia latinoaméricana de ilegalidad donde abundan organizaciones criminales y mafiosas que sofocan a las instituciones y siembran el miedo entre los habitantes honestos. 
En ese contexto de barbarie, este hombre Justo y valiente denunciaba estos atropellos aún en la certeza de que su destino quizás fuera igual al de su hermano Salvador, brutalmente asesinado en el 2001 en circunstancias similares.  
Dicen que los Justos de corazón siempre van de frente en busca de su destino, porque el 
Valor que buscan es infinitamente mayor que el suyo propio, su lucha es para todos los demás hombres comunes, anónimos y decentes que merecen una vida digna y sin miedo puedan algún día hacerla realidad... Sin embargo a pesar de esta convicción nos llena de rabia y dolor que estos seres generosos de espiritu, firmes de accionar y valientes hasta para desafiar a la muerte, tengan que pagar tan alto precio. 
Pablo, que conocía nuestra Obra y participó en encuentros y congresos de Antimafia con nuestro Hermano Giorgio Bongiovanni, estará por siempre en nuestros corazones, y lejos de atemorizarnos por lo sucedido, estos viles y anónimos asesinos de la vida, nos empujan aún más a seguir batallando y denunciando con el propósito de que algún día no muy lejano no haya más Mártires por pensar y procurar un mundo justo, solidario y pacífico. 
Alicia Becerra 
Arca Montevideo - Uruguay
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OPINIÓN ACERCA DEL ASESINATO DE PABLO MEDINA
El cobarde e inescrupuloso asesinato de Pablo Medina me ha dejado con mucha bronca, rabia e impotencia. En el sistema perverso y corrupto que vivimos pareciera que una de sus leyes prioritarias es eliminar a aquellas voces incómodas que gritan por la justicia y la verdad, como lo hizo Pablo Medina hasta el día de su muerte.
Reflexionando, he pensado que si todos denunciáramos al mal, lucháramos por la justicia y predicáramos con la verdad como lo hizo Pablo Medina el mundo tal y como lo conocemos cambiaría radicalmente. Aunque lo más posible es que mañana la sociedad se olvide de esta lúgubre noticia y siga indiferente y tranquila en el egoísmo de sus cómodas vidas materiales.
Las personas indiferentes y cobardes son peores que cualquier manifestación de maldad en el mundo. Porque esta misma indiferencia es la que avala y permite que el mundo siga como está, es la cómplice de todos los males de la humanidad.
Que la muerte de Pablo Medina sirva como ejemplo para no ser tibios, para denunciar, para hacer justicia, para luchar por una causa justa y sacrificarnos en el intento si es necesario. Si todos nos convirtiéramos en personas como Pablo Medina marcaríamos la diferencia. Debemos cambiar nuestro mundo o al menos intentarlo, aunque esto parezca una utopía al mejor estilo Tomás Moro.
Tomás Martínez
Arca Rosario - Argentina
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Para Pablo Medina
La linfa vital mana caliente. Los rojos se confunden: el del sol del mediodía, el de la tierra estoica y el de la sangre del mártir. Su sabor metálico no apaga el eco ensordecedor del fusil asesino.
A la hora exacta en que se selló tu destino yo caminaba por los claustros de la Facultad de Derecho de Rosario. Bajaba las escaleras de mármol ubicadas frente al salón de actos y pasaba por los mismos pasillos que recorrías en el año 2009, cuando compartiste con nosotros experiencias, esperanzas y también dolores viejos en aquel Congreso Antimafia.
En el momento que el mensaje llegó a mi teléfono sentí que a tu alrededor la selva se estremecía, los pájaros callaban y el calor, ese calor que agobia ya desde octubre, había dejado de sentirse. Sobre los campos de América del Sur hay tantas heridas que los surcos abrevan frutos amargos. Tu sangre, que se elevó al cielo, recayó pesadamente sobre la tierra para renacer en ancestrales gritos de dolor.
Ayer, mientras hablaba en la radio de tu muerte, mi voz se quebró y no pude seguir.  ¡Hubiera querido decirte tantas cosas!
Hoy puedo expresar que tus heridas, Pablo, son las mías, como mías eran tus esperanzas y tu sed de justicia. Tu sangre derramada huele a sal, a muerte, lastima sin tocar y mata la alegría. Pero también va a renacer vigorosa, retoñará en los jardines y en los huertos, correrá por las acequias y, como las golondrinas, regresará con la estación, encenderá las causas justas y exaltará los corazones de nuevos guerreros que heredarán tu fuerza y tu coraje.
Tu cuerpo, querido Pablo, regresó a la tierra, pero tu espíritu vuela alto señalando el camino de tantos que tomarán tu ejemplo y lo llevarán como estandarte hasta el fin de los días, aquél en el que nuestro Señor Jesucristo regrese para juzgarnos.
Nuestro amor se queda con los tuyos. Intercede por nosotros ante el Padre y pídele que nos dé la fuerza para seguir siempre adelante.
Hasta pronto, Pablo.
Inés Lépori
Arca Rosario - Argentina
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PABLO MEDINA O LA FUERZA DE LOS JUSTOS
En la larga noche del silencio de los inocentes, en la larga noche del derecho a la vida avasallado, de los ideales de justicia mancillados o usados por quienes no dudan en traicionar o matar a su propia madre, en la larga noche de quienes inicuamente detentan el verdadero poder, en medio de esta larga noche se levantan los verdaderos titanes que logran tener la fuerza de rebelarse a tamaña injusticia, de rebelarse a los infames traidores que crean un sistema de poder y muerte.
Hombres Justos que tienen por derecho propio la fuerza del amor y de la justicia, algo que los cobardes nunca le van a perdonar, algo que los cobardes van a odiar sin miramientos, algo que los cobardes no tienen, justamente la fuerza del amor y de la justicia.
Por eso, querido Pablo, a pesar de la rabia y el dolor, tu verdadera fe en la justicia para el bien de todos los hombres libres del mundo, tu ejemplo de vida, de lucha y denuncia es un legado inmenso que nos llevará sin dudar a un nuevo horizonte en la luz de Jesús-Cristo, lejos de estos cobardes que quisieron acallar lo que ellos no han tenido el valor de gritar. Querido Pablo, vives en el Universo de los valientes.
Hasta siempre y gracias por tu impagable sacrificio.
Que Dios bendiga a todos tus seres queridos.
Martín Mariano Cardoso
Arca Rosario - Argentina
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Carissimo Giorgio,
esprimo le mie più vive condoglianze per la morte del tuo amico, certo che il suo sangue sarà il seme che germoglierà generazioni di nuovi difensori della verità e della giustizia.
cordiali saluti
Fabio Maccari
Italia
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Pablo Medina, mantuvo una lucha contra el narcotráfico, olvidándose de su propia vida. Su sentimiento era el poder desbaratar a los grandes narcotraficantes ya que éstos estaban casi dominando al gobierno, cosa que podemos observar diariamente. Roguemos que en estos momentos que está a las puertas del Cielo, se pueda concretar lo que fue la bandera de su justicia, luchar por una sociedad más igualitaria, justa, honesta y próspera. Te recordaremos siempre hermano.
Juan Carlos Paolini
Arca Rosario - Argentina
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Que la sangre derramada de un ser con espíritu tan noble sirva para fertilizar los jóvenes corazones paraguayos y que resulten tan valientes y luchadores como el suyo.             
Graciela Recla
Arca Rosario - Argentina
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RIFLESSIONI
Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Peppino Impastato, Don Padre Puglisi, Giuseppe Fava, Thomas Sankara, Salvador Medina, Pablo Medina... e purtroppo tanti altri... magistrati, giornalisti, uomini di fede...
Si, “uomini di Fede”, uomini che in nome dei loro principi di onestà, lealtà, giustizia, coerenza, integrità, hanno donato ogni istante della loro vita agli indifesi, agli oppressi, agli innocenti... a tutti coloro che chiedono solo il Sacro diritto “alla vita” secondo la legge Divina.
Pablo Medina... Uomo, Amico, Fratello, Compagno, Giornalista del Paraguay, terra bagnata dal sangue di tanti innocenti, è stato un altro martire che con la sua voce ha gridato “Giustizia”!
Quella giustizia tanto amata, tanto desiderata, che lo ha voluto partecipe in un mondo dove le sue azioni e la sua richiesta di “Verità” non sembrano avere alcun significato. Ma per noi, per chi come noi crede, sa, che un giorno tutto questo cambierà, finirà, continueremo a sentire l'eco della sua voce, quella di suo fratello Salvador e di tanti altri uomini giusti e continueremo instancabilmente a predicare il “Vangelo” di chi ha dato la vita per Amore, solo per Amore! Affinchè il loro sacrificio non sia vano...

Pablo... sia il tuo sorriso, la tua gioia di vivere, la tua felicità, i tuoi insegnamenti, la nostra forza per un sempre costante impegno verso la realizzazione di un "nuovo mondo" dove la "Verità e la Giustizia", compagne di vita di uomini di buona volontà, regnino fra i popoli al di là di tutte le frontiere.
Pablo Medina... un Uomo al servizio dell'Altissimo che è nei cieli... Grazie.
Lorella Placidi
Arca 3 - Italia
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Pablo no se fue, porque hoy queda su legado, su ejemplo y su enseñanza, hoy su esencia late en el corazón de cada ciudadano Paraguayo y más que nunca en su familia, late en el corazón de cada joven y cada colega que decida desde ahora tomar su legado, las ideas y los valores no se matan eso deberían haber aprendido desde hace mucho los señores del mal.
Pablo no se fue porque siempre habrá quien pueda continuar con su obra, pese a quien le pese, el crimen tendrá su fin tarde o temprano, porque la verdad siempre tendrá quien la sostenga; no existen balas, sicarios, dinero ni poder que pueda comprar la verdad, y la realidad caerá por su propio peso.
Andrés Volpe
Arca Rosario - Argentina
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Una tormenta se acerca. Los vientos de justicia atraviesan el planeta anunciando que el tiempo de esta civilización se ha terminado. Los rayos enfurecidos caen nuevamente sobre la tierra dando aviso a la humanidad que el final está cerca. Hoy el cielo se oscurece sobre las tierras de Paraguay por la muerte de un amigo de la Vida y de la Justicia. Pablo Medina es otra señal del fin de los tiempos, otro justo que muere a manos de la mafia y de la indiferencia, porque la lucha que debería ser de todos es la lucha de pocos, porque pocos son los que tienen el valor de decir la verdad, de hacerle frente a la muerte, sin temor a nada ni a nadie. Pero las cosas están cambiando. La mafia se equivoca y en su estupidez diabólica cuando cree que está matando en realidad está dando vida. Porque la carne muere fácilmente pero una idea no muere jamás, por el contrario se alimenta y crece con la sangre de los mártires. La mafia se equivoca porque con cada justo que muere nacen cien más, porque el tiempo de la Justicia se acerca, el tiempo en el que más Pablos Medina caminen por nuestro planeta, llevando luz a la oscuridad.
Querido Pablo dando tu vida iluminaste la nuestra. Tu lucha es nuestra lucha. Tu muerte no será en vano. Hasta Pronto.
Patricio César Alod
Arca Rosario - Argentina
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Che commento bisogna fare se non che come al solito i giusti vengono uccisi o torturati moralmente e i mafiosi ecc... godono della completa immunità... l'unica spiegazione possibile è che Dio abbia deciso che si vuole andare nei piani superiori devi sacrificarti fino alla fine se no non si capisce come mai i giusti non possano operare, vivere ecc come vorrebbero e i mafiosi ecc fanno quello che vogliono.
Sento che tutti quelli come Pablo ora sono immersi nella Luce e spero con tutto il cuore che sia così non avrebbe più senso vivere se no.
Manuel Cilio
Italia
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“Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo ha accolto voi, per la gloria di Dio”. (Rm 15,7).
Queste parole sono una delle raccomandazioni finali rivolte da san Paolo nella sua lettera ai cristiani di Roma... Questa comunità, come del resto tante altre sparse nel mondo greco-romano, era formata da credenti che provenivano in parte dal paganesimo ed in parte dal giudaismo, quindi con mentalità, formazione culturale e sensibilità spirituale molto diverse. Questa diversità dava adito a giudizi, prevenzioni, discriminazioni ed intolleranze degli uni verso gli altri, che certamente non si accordavano con quella accoglienza reciproca che Dio avrebbe voluto da loro.
Per aiutarli a superare tali difficoltà l’Apostolo non trova mezzo più efficace che farli riflettere sulla grazia della loro conversione. Il fatto che Gesù li avesse chiamati alla fede, comunicando loro il dono del suo Spirito, era la prova tangibile dell’amore con cui Gesù aveva accolto ciascuno di loro. Nonostante il loro passato e diversità di provenienza, Gesù li aveva accolti per formare un solo corpo.
“Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo ha accolto voi, per la gloria di Dio”.
Queste parole di san Paolo ci richiamano uno degli aspetti più toccanti dell’amore di Gesù… È l’amore con cui Gesù durante la sua vita terrena ha sempre accolto tutti, in modo particolare i più emarginati, i più bisognosi, i più lontani. È l’amore con qui Gesù ha offerto a tutti la sua fiducia, la sua confidenza, la sua amicizia, abbattendo ad una ad una le barriere che l’orgoglio e l’egoismo umano avevano eretto nella società del suo tempo. Gesù e stato la manifestazione dell’amore pienamente accogliente del Padre celeste verso ciascuno di noi e dell’amore che, di conseguenza, noi dovremmo avere gli uni verso gli altri. È QUESTA LA PRIMA VOLONTÀ DEL PADRE SU DI NOI; per cui non potremmo rendere al Padre una gloria più grande di quella che gli rendiamo quando cerchiamo di accoglierci gli uni gli altri a quel modo con cui Gesù ha accolto noi.
“Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo ha accolto voi, per la gloria di Dio”.
Questa Parola richiama la nostra attenzione su uno degli aspetti del nostro egoismo più frequenti e, diciamo pure, più difficile da superare: la tendenza ad isolarci, e discriminare, ad emarginare, ad escludere l’altro in quanto è diverso da noi e potrebbe disturbare la nostra tranquillità.
Cerchiamo allora di vivere questa Parola di vita innanzitutto all’interno delle nostre famiglie, associazioni, le prevenzioni, i risentimenti, le intolleranze verso questo o quello prossimo, così facili e cosi frequenti, che tanto raffreddano e compromettono i rapporti umani ed impediscono, bloccando come una ruggine, l’amore vicendevole.
E poi nella vita sociale in genere, proponendoci di testimoniare l’amore accogliente di Gesù verso qualsiasi prossimo il Signore ci metta accanto, specialmente quelli che l’egoismo sociale tende più facilmente ad escludere o ad emarginare.
L’accoglienza dell’altro, diverso da noi, sta alla base dell’amore cristiano. È il punto di partenza, il primo gradino per la costruzione di quella civiltà dell’amore, di quella cultura di comunione, alla quale Gesù ci chiama soprattutto oggi.
Nena Tintor
Arca 3 - Italia
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Carissimo Giorgio Bongiovanni, sono molto addolorato nell'apprendere che il giornalista Pablo Medina sia stato ucciso in modo barbaro e assassino, uomo coraggioso che lottava contro il male di certi uomini (mafiosi) per denunciarli pubblicamente alle autorità in Paraguay, spero tanto che la Magistratura paraguaiana prenda subito i colpevoli e li condanni per il loro delitto; mi associo a te e a tutta la redazione di AntimafiaDuemila nel cordoglio per rendere onore alla sua memoria e coraggio avuto, in questo momento di dolore, faccio le mie condoglianze e abbraccio fraternamente in Cristo i suoi familiari, suoi cari e amici.
Mario Piccioni
Italia
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Hoy en Argentina recordamos el día de la Madre. Mirando a mis hijos, siento una profunda tristeza pensando en esa noble Familia que la mano criminal le arrebató a tres de sus hijos. Destruyeron sus físicos pero no acallaron su voz y su grito de JUSTICIA, ella vibra más fuerte por las cuatro direcciones del planeta.
Hoy ellos, los Medina, están junto al Padre, no traicionaron su esencia de JUSTICIA Y AMOR por sus hermanos.
Susana Luvino
Arca Rosario -  Argentina
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El asesinato de Pablo Medina me dolió en lo más profundo de mi corazón. No lo conocía, nunca lo había visto, pero al ver su foto con la sangre sobre su cuerpo sentí perder a un hermano de toda la vida. Sentí un vacío en mi pecho que erizó toda mi piel y un profundo sentimiento de ira que solo el siguiente pensamiento pudo apaciguar: La mafia tiene miedo a los hombres como Medina, tiene miedo a las palabras, y en un acto de cobardía y debilidad intenta callar con la muerte. Pero por el contrario lo único que logra es convertir a Pablo Medina, como a tantos otros mártires, en un símbolo e ideal a seguir por miles de jóvenes como yo.
La mafia es cobarde e infantil. Nunca van a poder matar a un sueño, nunca van a fusilar a una idea. Nadie puede frenar al espíritu de la verdad, nada puede detenerlo. Porque avanza de generación en generación, de corazón a corazón hasta llegar a la meta, la victoria, el descanso de su sufrimiento, aquel momento por el cual existe.
Tu muerte querido Pablo, te hizo resucitar en el corazón de todos y hoy más que nunca estás vivo en cientos de personas que seguiremos tu lucha hasta la muerte, como vos nos enseñaste. Tu sangre y tu esfuerzo jamás van a ser en vano, tu espíritu revolucionario jamás se detendrá y un día verás la victoria desde el lugar en donde estés. Porque en el mundo se terminarán los cobardes y débiles, por lo tanto un día cercano aquellos que ordenaron tu muerte solo serán polvo al cual los justos pisarán.
Como decía un revolucionario como vos, hasta la victoria hermano, siempre.
Matías Guffanti
Arca Rosario - Argentina
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Pablo Medina, uno di noi! 
Caro Pablo, solo adesso trovo le parole per esternare i miei sentimenti per il tragico e 
vigliacco attentato in cui sia tu che la tua Angelica segreteria, Antonia Maribel Almada Chamorro avete perso la vita per la Legalità e la Giustizia, contro le Mafie tutte. 
Sentendo la voce straziante di Giorgio nel raccontarci la notizia... è come se internamente provavano lo stesso dolore, almeno io l'ho sentito e percepito. 
Chi ti ha strappato alla vita, sappia che è un codardo e un rifiuto umano e merita severe punizioni dalla Giustizia umana - se esiste dalle tue parti -.
Una cosa è certa, non possono sfuggire all'Ira che li sovrasta, stai pur che certo Caro Pablo che ti faremo Giustizia. 
Il tuo nome sarà il simbolo dell'ANTIMAFIA in Py e soprattutto una speranza per le nuove generazioni, 
quelle Generazioni che porteranno sulle loro gambe le tue idee e le tue battaglie... e grideranno "Pablo, uno di noi". 
Mi unisco nel dolore dei tuoi famigliari e fratelli Spirituali. 
Ciao Pablo, un giorno ci rivedremo. 
Giorgio Barbagallo 
Agende Rosse Catania - gruppo F. Morvillo
Arca di Catania - Italia
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PABLO CI ASPETTA... 
Il recente barbaro e sanguinario assassinio di Pablo Medina ci ricorda impietosamente di come 
su questa Terra la ricerca della Verità e della Giustizia sia divenuta una attività ferocemente avversata. 
Di come chiunque "senta" e decida seriamente e concretamente di lottare per le cause a favore della Vita, quindi del prossimo, debba tener in buon conto la altrettanto buonissima evenienza del "sacrificio" e di venir elevato in memoria allo status di martire e di eroe. 
Forse per questo abbiamo così pochi martiri ed eroi e moltissimi che invece preferiscono convivere con l'empietà, il crimine e la dissoluzione. 
 
Il Paraguay è purtroppo notoriamente uno Stato che raschia i bassifondi di quasi tutte le classifiche, tanto del continente americano quanto del pianeta, per miseria e povertà, forte disomogeneità nella distribuzione della ricchezza quasi tutta in mano a pochi individui, grandissima corruzione ad ogni livello soprattutto nel pubblico, accesso all'istruzione ed alla sanità ancora tabù per una considerevole parte dei suoi cittadini. In più in costante balia delle multinazionali del Nord che predano regolarmente le sue risorse e fortemente condizionato dalla stratificata presenza di gruppi ed organizzazioni criminali che secondo le varie circostanziate inchieste si vuole conniventi con Politici, parte delle forze di Polizia 
e persino qualche settore della stessa Magistratura. 
Un habitat chiaramente esplosivo, nel quale si muoveva il lavoro di denuncia di Pablo, che ricordiamo ebbe già altri due fratelli assassinati dalle Mafie di cui Salvador, giornalista anch'esso, nel 2001 il cui omicidio destò parecchia impressione e sul quale lo stesso Pablo mai aveva smesso di chieder giustizia unitamente alle delicate indagini giornalistiche che portava avanti per il dilagante traffico di stupefacenti e per l'altro 
infernale del traffico di organi che da quelle parti non è squisitamente materia letteraria di "nera" come lo è dalle nostre parti... 
Ed a dispetto delle differenti condizioni ambientali sopra descritte, questo dei Medina, è un "film" che altrove abbiam visto parecchie volte, anche in Italia con le decine dei morti ammazzati "eccellenti",  tanti dei quali nel mondo dell'Informazione. 
Ma tutti accomunati dal desiderio e dalla volontà di affermare, come già detto, il sacro valore della Verità nella luce della Giustizia secondo le leggi e la Legge... 
Adesso però siamo sicuri che Pablo si trovi cosciente in quel particolare luogo dove, assieme a tanti altri "colleghi di missione", reclama a gran voce al Signore che venga fatta giustizia del loro sangue...e per risposta  "..viene data a ciascuno di essi una veste candida e viene detto loro di pazientare ancora un poco, finché sia completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che devono essere uccisi come loro..." 
Si, poiché questo Tempo è giunto. 
E forse non è un caso che accanto alla dipartita di Pablo Medina registriamo contestualmente quelle di Masaru Emoto e Dolores Cannon, preziosi ed ispirati ricercatori che, in virtu' dell'amor che muove lo spirito di conoscenza, tanto hanno dato e trasmesso... 
Si, è questo. 
Il Tempo delle partenze è arrivato. 
Rosario Pavone 
Kaggi - Italia
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Quando la morte per mano violenta colpisce un uomo coraggioso e giusto, un pensiero mi fa riflettere: colpisce il cuore di chi lo ha conosciuto, ma la sua opera risuonerà ancora di più, non facendolo morire mai.
Licia de Pra
Arca Torino - Italia
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Cari amici, fratelli e sorelle 
apprendo con rammarico una notizia a dir poco sconvolgente, l'uccisione per mano della criminalità di un giornalista vero, Pablo Medina. 
Non lo conoscevo direttamente ma ciò non significa nulla, era e sarà sempre un fratello nello spirito un uomo che ha combattuto attraverso l'informazione un lato oscuro del mondo, fatto di mafie, contrabbando, violenze sui più deboli insomma, tutto ciò che è attualmente sotto il controllo del principe del male. 
D'altronde sappiamo che chi sceglie di servire Dio dovrà necessariamente passare attraverso sacrifici e prove dolorose non ultima donare anche la propria vita. 
Un briciolo del tuo coraggio sarebbe per me già una grande vittoria. Ciao Pablo ora sei di nuovo un meraviglioso Essere di Luce! 
Luca Petrucci 
Ascoli Piceno
Arca 3, Italia
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Caro Pablo, 
Tu che ormai sei nella Luce Cristica, aiuta noi fratelli ad avere il tuo stesso coraggio e determinazione nel combattere la mafia e il male. Il tuo sangue si aggiunge a tanti altri giusti che ti hanno preceduto, ma non è stato versato invano. Tu hai già vinto la Battaglia, e il tuo sacrificio e quello degli altri eroi sarà da stimolo per tutti quanti noi per terminare quello che è stato da Voi iniziato! 
Roberto Impedovo
Arca di Bari - Italia
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En el Congreso Antimafia de Rosario año 2009, tus palabras, tu fuerza y tu lucha por buscar y exigir justicia hicieron temblar el auditorio. Y así ha seguido siendo al punto que has molestado a los poderosos cobardes que decidieron sacarte del camino, sin pensar que tu seguirás vivo en el corazón y en la lucha de todos a quienes has tocado con tu necesidad de justicia, despertando conciencias.
Dios te tendrá en su gloria y ojalá podamos con nuestros actos honrar tu sacrificio.
Carmen de Huertos
Arca3 - Italia 
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Hermano Giorgio, sin duda el asesinato de Pablo Medina es un hecho que nos indigna grandemente, en principio porque la manera premeditada y alevosa en que actúa este mafioso cáncer, y en segundo lugar porque es una amenaza directa a cada uno de nosotros, es el instante en que aquella mujer pregunta a Pedro si es seguidor de Jesús, y Pedro lo niega, es el momento en que debemos reiterar nuestro compromiso con Cristo pese a perder la vida en ello, y devolver la amenaza al anticristo, no desistiremos, no mas mentiras, no mas depredación y  si los demás se callan, nosotros no lo haremos; recién en México también fue asesinada una mujer que denunciaba al narcotráfico, y por cada voz que sea callada debemos gritar mas fuerte, que desde el desierto se cimbren las ciudades con nuestra voz, debemos cerrar filas y hacer notar mas nuestra presencia porque así serán mas los que se unan frente a la impunidad de estas mafias. Reitero mi solidaridad con la familia de nuestro amigo Pablo, oración por su integración al Padre eterno, fe y esperanza porque nuestra revolución pacifica no termina. Un abrazo en el amor de Cristo a todos.
Jesús Venegas
Arca México
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Las pocas veces que he visitado Paraguay, he tenido la sensación de que en ese país "no existe la ley", la impunidad con la que actúan desde los simples ladrones hasta las bandas criminales que trafican todo tipo de cosas (incluso personas), se respira en el aire, así como se respira la ausencia del Estado y la corrupción en cada ámbito del mismo, desde el más simple policía que hace como que no ve los actos que suceden en las calles a la luz del día, a la clase política, totalmente dedicada a sus negocios, a mantener un poder oligarca y a hacer como que no ve el sufrimiento de un pueblo abandonado a su suerte, privado de todo derecho y condenado a una vida de pobreza y abusos inaceptables para cualquier ciudadano. 
El hecho de que haya sido asesinado Pablo Medina, para mí, significa que el mundo a partir de ese día se ha convertido en Paraguay, y que el mal ha sido desencadenado para dar sus últimos zarpazos de ahogado (dado que su fin está próximo). El Planeta Tierra se ha convertido en Paraguay, ya que los derechos de las personas de buena voluntad, ya no son respetados por ningún tipo de autoridad o institución. Ha llegado el momento que todo ser humano que sea crea digno de serlo, deba declarar de qué lado de la sociedad está, así como este valiente periodista ha hecho durante años, su voz y sus escritos eran muy incómodos para el poder, pues así debemos serlo todos, y comprometernos cada uno en nuestro lugar, tanto en el trabajo, como en cada ámbito de la sociedad en la que nos movemos, debemos declarar abiertamente que estamos en contra del mal y estar dispuestos a luchar día a día hasta que la Justicia Divina llegue. 
Sin haber conocido a Pablo Medina ni a su familia, envío de todas maneras un abrazo fraterno a quienes quedan de ella, dado que ya son 3 integrantes de la misma que han ido hacia la luz por haberse sacrificado en nombre de la verdad. 
Con afecto. 
Georgina Varini de Huertos 
Arca 3 - Italia
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Apprendo con vivo dolore, come lo fu per tanti altri italiani e stranieri durante tutti questi anni, che sono caduti sul campo dalla parte dell'esercito del “BENE” la perdita violenta della sua vita, del giornalista paraguayano Pablo Medina.  
Il Padre Spirituale Eugenio Siragusa, in circostanze come queste, di costernazione e solidarietà  
così si esprimeva, rivolgendosi a questi “speciali” servitori di una “causa giusta”.  
Il suo pensiero lo faccio mio, e a titolo personale, lo dedico a Pablo:  
 
EUGENIO SIRAGUSA SCRIVE:  
GLI EROI DELLA GIUSTIZIA E DELLA VERITÀ.  
I VERI GENI DELL’UMANITÀ COSÌ COME VENGONO SE NE VANNO, SILENZIOSAMENTE, SENZA ONORI.  
COME BIANCHE COLOMBE SOSTANO TRA I CORVI PER POI SPICCARE IL VOLO VERSO L’ORIZZONTE LUMINOSO, VERSO LA FRONTIERA DELL’INVISIBILE, VERSO LE PRATERIE DELL’ETERNO AMORE DOVE REGNA SOVRANA LA GIOIA IMMORTALE DI SENTIRSI FIGLI DI DIO.  
I SOLITARI “EROI DELLA VERITÀ E DELLA GIUSTIZIA” COSÌ COME VENGONO SE NE VANNO, LASCIANDO SULLA TERRA E NELLO SPIRITO DEI GIUSTI, DEI PACIFICI, DEI MANSUETI E DEI PURI DI CUORE IL LORO INCONFONDIBILE PROFUMO DI SANTITÀ E DI DIVINA SAGGEZZA.  
I GENI DEL BENE E DELLA LUCE VIVIFICANTE COSI COME VENGONO SE NE VANNO, INTEGRI, INCORROTTI, LEALI E SINCERI.  
LA MORTE VIOLENTA NON HA TOLTO NULLA, NULLA AL SUO SPIRITO IMMORTALE, ONESTO E CORAGGIOSO.  
Nicolosi 8 Gennaio 1984.  
Eugenio Siragusa 
Filippo Bongiovanni  
Italia
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Fratelli e amici cari mi unisco alle vostre profonde parole che trasmetto a Giorgio provato da questo rinnovato martirio. Sono i caduti in campo della legione bianca di Cristo in questa grande battaglia di Armaghedon.   
Spero che tutti noi fratelli e amici abbiamo il coraggio e la forza spirituale di Pablo Medina. Per essere degni di denunciare il male e combatterlo. Un bacio a tutti voi del Sud America, Spagna e Italia.   
Antonella Morelli  
Arca 3 - Italia
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Este tremendo crimen que nos llena de ira tiene que fortalecernos para que su entrega no haya sido en vano. Ese es nuestro homenaje al hermano que murió por su ideal.  
Carmen Alegre  
Arca Chile
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Que nuestro amor y solidaridad le llegue a su familia y amigos a través de Omar Cristaldo.  
Ramon Gomez  
Arca Salta - Argentina
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Tuve el honor de acompañar a Giorgio cuando lo entrevistó con Omar Cristaldo.  
Él sabía que ese sería su fin. Sabía que lo matarían.  
Será ese siempre el fin de los Justos pero su alma será premiada y el Cielo sumará un soldado más.  
Mientras tanto nosotros muertos vivos intentamos cargar con nuestras miserias, intentando gritar Justicia.  
Erika Pais  
Arca Montevideo
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Che il coraggio di Pablo sia mio e nostro punto di riferimento... un riferimento concreto e costante... penso a Giorgio... a quella intervista che riferiva Erika... al sito internet che fece curare da suo figlio Giovanni e dai fratelli in Italia.  
Un altro Paolo... PABLO... con lo stesso nome di Paolo Borsellino... tutti uomini diversi... eppure una unica fiamma. Quella del Cristo... la fiamma di Giorgio Bongiovanni... la fiamma di noi tutti... che sì si può affievolire con questo duro colpo... inaccettabile e vigliacco omicidio... ma non si può domare.  
Pablo sapeva che era destinato... quindi aveva già vinto.  
Grazie Pablo... penso e prego intensamente per la tua mamma. Che il nostro amore e rispetto le arrivi... e accarezzi il suo cuore.  
Preghiamo e pensiamo forte a Giorgio... Che conta un importante soldato in meno in questa battaglia...  
Grazie a tutti fratelli  
Mara Testasecca
Arca 3 - Italia
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Questa notizia mi addolora e rattrista. Un altro Cristo messo a morte. Possa la Giustizia divina rendere onore a questo ennesimo martire.  
Pier Giorgio Caria
Arca 3 – Italia
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Mi rattrista la dipartita del fratello Pablo, che non ho conosciuto, ma so ora che ha vissuto da martire di Cristo. E nello stesso tempo mi onora  sapere che uomini e donne coraggiose come lui ci insegnano a vivere con la schiena diritta... diritta perché non hanno paura a  rispondere "si si" e "no no" come ci insegna il Vangelo. Non scendono a compromessi con le miserabili ingiustizie ed ipocrisie di questo martoriato pianeta Terra. Ora Pablo vive nel Regno dei Cieli ed io lo ringrazio per aver donato all'umanità Tanto Coraggio ed Amore.  
Salvatore Bova  
Arca Torino – Italia
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Un Essere cristico che ha dato la vita per tutti noi...  
Eugenio Riganello  
Arca Crotone – Italia
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Possa il suo sacrificio aprire le coscienze di tutti ed essere per noi fratelli motivo di unione e che ci sprona a fare ancora di più nell'opera. Grazie Fratello Pablo.  
Didier  
Arca Buia - Italia
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Ci uniamo a Giorgio nel chiedere la Giustizia Divina, basta col sangue dei Giusti!  
Gilberto  
Arca Buia – Italia
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Me uno al sentimiento de todos condenando enérgicamente este tipo de hechos y a la vez que inclino mi rodilla ante el  sacrificio de un justo. Dios padre lo guarde por siempre.  
Oscar Héctor Torres Hernández  
Arca España
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Aquí nos sentimos muy conmovidos por esta terrible noticia. Mandamos a nuestros hermanos paraguayos todo nuestro amor. Y a este ser que ha dejado este plano cumpliendo con coraje y absoluta entrega la misión de su espíritu. Nuestro agradecimiento más  profundo y respetuoso.  
Paola Beco  
Arca Zárate - Campana - Argentina
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A Pablo se le cumplió su propia profecía. El dijo que lo asesinarían y así sucedió.  
Mi corazón pasa de la rabia ante la acción perversa de sus asesinos a la emoción profunda por la caída de dos nuevos combatientes por la vida. Un periodista valiente y orgulloso de su rol en la sociedad y una niña que levantó las banderas de la rebelión ante la injusticia de los explotados. Ellos nos muestran el camino.  
NO BASTA CON ESPERAR LA VENIDA DEL CRISTO, HAY QUE PONER LA VIDA EN LA LUCHA. SOLO ASÍ EL MAESTRO NOS RESPETARÁ. SOLO ASÍ SEREMOS DIGNOS DE SU MIRADA.  
Dr Juan Alberto Rambaldo  
Coordinador arcas Sudamérica  
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Estimado hermano y amigo Pablo, no te conozco, pero simplemente por ser amigo de Giorgio, por ser amigo y luchar como luchaste contra cualquier injusticia, simplemente  por ver tu foto y leer las noticias de tu asesinato, te sentí hermano y amigo de toda la vida, sin conocerte, sin haber oido mucho hablar de ti, sin saber lo que realmente hacías, sentí profundamente tu falta, te eché de menos, lloré como un niño... sí, sin conocerte... lloré tu partida, solo viendo fotos de ti, leyendo sobre tu lucha, sobre tu hermano, pude sentir y ver en tu rostro y ojos cuanto amabas la vida, tu país, tu gente, tu pueblo, tu familia, la tierra, el hombre... sentí cuanto te hubiese gustado disfrutar más de la vida, conseguir un mundo justo o al menos más justo... si lloré como un niño. Solo me consuela una cosa, que se que tú sabias que eso podría pasar, es más sabías que seguramente iba a pasar, por lo cual de alguna manera estabas preparado, listo para este martirio... sufro por los que se quedan, tu familia, tus amigos, no por ti, porque tú ya estás en la luz, y pienso que no desde el otro día que te fuiste, sino ya desde bien antes, desde siempre, desde que naciste, pues pienso y siento que ya eras de otro mundo.  
A la familia y amigos,  solo puedo decir, llorar mucho hasta desahogaros, yo lo hice sin conocerlo... seguir luchando para que se haga  justicia y luego estar muy orgullosos de haber tenido a alguien cercano como habéis tenido, hijos, hermanos y amigos así, son sin lugar a duda un ejemplo que quedará siempre en la memoria del nuevo hombre, un nuevo  mártir sin duda alguna, otro más, lo tomo y lo tomamos, toda mi familia y amigos, como  ejemplo así como también tomamos Cristo como ejemplo.  
Con amor inmenso de un amigo y hermano  que no conocéis ni me conocía.  
Emmanuel Mouriño  
Arca Vigo - España  
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Carta a Pablo Medina, allí donde estés  
Al otro lado del silencio  
Qué terrible noticia, querido Pablo, la que nos estremeció en la calcinada tarde del jueves. Qué terrible regresar otra vez, como en un siniestro túnel del tiempo, a esa angustiosa tarde de hace 23 años, cuando mataron a Santiago Leguizamón en otra frontera, también intentando acallar su voz incómoda. O a ese otro luctuoso día, hace 13 años, cuando mataron a tu hermano Salvador en los montes de Canindeyú, para que deje de denunciar el tráfico de rollos de madera, la siniestra red de corrupción y narcopolítica que se ha ido adueñando de los territorios de la patria.  
Me acuerdo cuando nos abrazábamos para darnos coraje, en esos encuentros de periodismo de riesgo, en que supuestamente nos adiestraban para burlar al peligro. Sobre todo de aquel curso para corresponsales de guerra que nos tocó asistir juntos, en Buenos Aires, hace ya algunos años. Fue allí donde alguien te puso de apodo Chupa Pou, porque unos días antes te habían tomado de rehén los indígenas aché de dicha comunidad, junto a otros colegas, en su conflicto de tierras.  
¿De qué sirvió tanto entrenamiento para escapar de la muerte, querido Pablo...? Cinco certeros balazos de sicarios acribillaron tu tenaz labor informativa, junto con los jóvenes sueños de tu colaboradora Antonia Maribel Almada, en una desolada y roja carretera de Canindeyú.  
Triste país este, que a veces parece avanzar con luces de esperanza, y en otras retroceder terriblemente hacia los tiempos más grises y las prácticas más oscuras. En estos días, cuando un estudiante chileno fue secuestrado por la policía, como si viviéramos en las peores épocas de la dictadura, me pregunté cuál sería la próxima mala noticia. Nunca creí que sería tu muerte, la que hoy nos estremece.  
Reitero mi gran abrazo de solidaridad a todos los colegas del diario ABC Color, y a todos los periodistas hombres y mujeres, con quienes comparto este hondo pesar, esta dura indignación, y sobre todo esta certeza reafirmada de que no acallarán nuestra voz, ni lograrán que retrocedamos en nuestra tarea de seguir contando lo que pasa, junto a la gente, siempre con la gente, que al final es la única que quizás nos puede proteger.  
Pablo, querido, estés donde estés, seguramente ya reunido con Salvador: en tu memoria hago un brindis como aquella madrugada de risas y de abrazos. En tu homenaje, unámonos más que nunca, para vencer al miedo, para darnos coraje, para estar juntos con la gente. Y no nos cansemos de exigir justicia, en tu nombre y en el de todos nuestros colegas asesinados, así como el de todas las víctimas de un estado de terror, casos que en su mayoría siguen en la total impunidad.
Andrés Colmán Gutiérrez  
Paraguay
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Io che non sono una giornalista, ne tanto meno brava con le parole, ho paura che tutto quello che scrivo possa sembrare banale... ma è tutt‘altro! Pablo Medina, conosciuto soltanto in questa circostanza, dove la mafia vigliaccamente si è arrogata il diritto di decidere la fine della sua vita. Giorgio ci chiede di scrivere un pensiero in sua memoria e quello che io posso fare è solamente descrivere ciò che sento. Mille sentimenti si recano in me... ma quelli più forti sono la rabbia, la delusione che questo mondo non vuole la Verità né tantomeno accetta chi la cerca e combatte, dando la vita, per riuscire ad ottenerla! Il coraggio, la determinazione di andare fino in fondo sono i sentimenti che governano questi Giusti. La rabbia ormai mi appartiene ogni giorno di più e prego il Padre che non faccia avvenire altri martirii, ma che mandi presto Suo Figlio e fare giustizia per chi lo merita!  
Grazie Pablo per il lavoro che hai fatto, il tuo sacrificio è un esempio per tutti noi... Dare la vita per la verità, come ha fatto il nostro Maestro Gesù Cristo e come dovremmo fare noi tutti! Ciao Pablo.  
Susi Monacelli  
Arca 3 - Italia
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A Pablo Medina,  
Un giornalista Vero che ha dedicato la sua Vita alla Verità e alla Giustizia. Ti hanno ucciso ma il tuo Esempio e Sacrificio rimarrà impresso nelle nostre Vite.  
Lara Borsoi  
Arca 3 - Italia
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Siamo qui in questo tempo ognuno di noi per dare  testimonianza di come l unione spirituale fortifica e aiuta i nostri cuori alla consapevolezza della parola AMORE come una grande  spirale che s' innalza verso il cielo.  
Per il fratello Pablo mi vengono in mente queste parole di Sarte: "Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche."  
Laura  
Arca Buia - Italia
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La vita è un sogno e c'è chi ci passa lasciando un segno indelebile, perché ha la forza di lottare x un sogno chiamato: GIUSTIZIA! Ora Pablo ha aperto gli occhi alla Luce e il suo sogno è l'eredità x noi, che vogliamo costruire dove altri distruggono, perché non sanno sognare!  
Gilberto  
Arca Buia - Italia  
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Ciao Pablo, non ti ho mai conosciuto di persona ma il mio amico Giorgio Bongiovanni, che ti stimava molto, mi ha spesso parlato di te, del tuo operato di giornalista nella terra dove sei nato, il Paraguay e del tuo costante impegno alla lotta contro il sistema mafioso, il traffico di stupefacenti, la corruzione. Il tuo lavoro, ed il modo con cui lo svolgevi, era riconosciuto da tutti e ti faceva onore servire la giustizia, quella giustizia che inseguivi anche per il tuo caro fratello, anch'egli strappato alla vita mentre svolgeva il suo lavoro. La sorte ha voluto che tu lo raggiungessi nello stesso modo ed ora potrai riabbracciarlo in un mondo sicuramente migliore.  
Ciao Pablo, un giorno forse avrò il piacere di stringerti la mano e quel giorno sarà per me di grande gioia.  
Un amico e fratello nello spirito  
Fausto  
Arca 3 - Italia
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Un uomo temerario, un giusto che ha lottato contro un male sottile e infimo, un guerriero determinato per la sconfitta del mostro chiamato Mafia. Un'anima nobile che scese dal cielo in mezzo a noi al servizio di suo padre, Dio.  
Grazie per quello che hai fatto e che continuerai a fare rimanendo col tuo esempio nei nostri cuori.  
Stefano Ravera  
Arca 3 - Italia
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In questo martoriato pianeta dominato dal male, rimangono sempre meno persone che denunciano e lottano per la verità e giustizia.   
Pablo Medina ucciso perché ha osato toccare i fili ad alta tensione.   
Un martire, un altro giusto assassinato perché voleva semplicemente   
Un mondo eticamente pulito.   
Il nostro sgomento deve rafforzare la guardia che sostiene, quei pochi giusti che lottano quotidianamente per lasciare ai nostri figli un mondo migliore. 
Con eterna gratitudine ti abbracciamo nella luce.   
Aldo e Sara   
Arca Pordenone - Italia  
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Porto a conoscenza di tutti l'assassinio del giornalista Paraguayano Pablo Medina, giornalista che scriveva contro i narcotrafficanti, e contro i governanti corrotti che appoggiano e collaborano con i cartelli della droga e il traffico di organi.  
Pablo Medina fratello del noto Salvador Medina ucciso anche lui dalla mafia, collaborava attivamente con la rivista italiana Antimafiaduemila che lo ricorda, con le parole del direttore, un Uomo Giusto.  
Purtroppo, la causa primaria, in Paraguay come in Italia e nel resto del mondo, del grande successo delle mafie è il denaro che amministra con il traffico di droga, di armi, di persone, e di organi, denaro che poi in parte viene usato per stipulare accordi con la politica  dove i corrotti sono una normalità e non una eccezione.  
In questo sistema dove i valori etici e morali sono ormai un lontano ricordo, ci sono dei Fari che illuminano chi si sente di non appartenere a questo mondo, falso, criminale e corrotto, Uomini come Pablo (gli do del tu anche se non l'ho mai conosciuto ma per me un fratello) o  (per rimanere in Italia) i magistrati in prima linea di Palermo come Antonino di Matteo condannato a morte dal capo di cosa nostra e abbandonato dalle istituzioni che lui serve diligentemente, sono l'ultimo baluardo per chi vuole vivere in un mondo dove domina la giustizia e non l'inganno e la sopraffazione.  
Perché non accada più che muoiano le persone Giuste i cittadini tutti devono difendere chi con il suo lavoro denuncia i criminali e il malaffare, stiamo vicini a persone come Pablo, come Di Matteo ma anche come Giulietto Chiesa e il direttore di Antimafia Duemila Giorgio Bongiovanni, che con la loro quotidiana battaglia contro chi vuole occultare la verità, si espongono personalmente mettendo a rischi la propria vita, a noi tutti spetta la responsabilità di stargli vicino affinché "la poca attenzione" dei nostri governanti non porti a dover assistere all'ennesimo spargimento di sangue di Uomini Giusti.  
Da parte mia un fraterno arrivederci a Pablo Medina giornalista Paraguaiano morto fisicamente per aver difeso la Verità.  
Valter Paron  
Arca Pordenone - Italia
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Ancora una volta la morte di un giusto segna il cammino di chi, con Cristica Dedizione, lotta per un mondo migliore. Un giusto che certamente adesso si trova nella luce.  
Ci auguriamo, Pablo, che quella stessa luce in cui tu ora ti trovi possa illuminare le nostre coscienze e la nostra strada, affinché in tutti noi germogli e maturi la tua medesima forza per continuare a combattere contro gli assassini della vita, ovunque si celino.  
Jessica e Giangiacomo Savogin  
Arca Pordenone - Italia
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Chi è ucciso vive chi uccide muore.  
Elia Quagliola  
Italia
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Ciao Giorgio,  
Sono molto dispiaciuta. Non capisco perché i migliori devono andarsene via in questo modo. Dobbiamo essere tutti uniti a combattere contro il male. Preghiamo DIO che ci aiuti ad avere tanta forza.  
Un abbraccio fraterno a te e tutti i giusti.  
Loredana Caselli  
Italia  
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Hasta que no quede nadie de nosotros  
La mezcla de rabia con dolor por el vil y cobarde asesinato de Pablo Medina, nuestro amigo y hermano periodista paraguayo que valientemente, y ya habiendo perdido a sus familiares  por la misma vía con la que fue muerto, no hace más que plantearme: ¿hasta cuándo?  
¿En qué momento se detendrá la masacre de los justos, del derramamiento de sangre de los mártires, que luchan sin reconocimiento, que son criticados y hasta abandonados por la misma sociedad hipócrita que lee discursos, que se rasga las vestiduras, pero que abandona y entrega a los que denuncian lo más podrido y cruel de esta civilización cómplice y enferma?  
¿Hasta cuándo toleraremos que nos arrebaten impunemente y con la complicidad del poder de turno los hombres más valiosos de nuestra sociedad, los que son capaces de arriesgar todo lo que tienen para que un niño pueda tener más oportunidades de libertad?   ¿Hasta cuándo permitiremos que se repita el mismo modus operandi de cada asesinato de Estado, donde la desprotección oficial y de la sociedad misma abandona a sus héroes hasta verlos ejecutados?  
¿Hasta cuándo resistiremos el mensaje subliminal del miedo a no denunciar, a no participar, a no comprometerse, a no estar del lado de la vida, a no dar la cara, que nos quieren instalar con la muerte de cada justo masacrado?  
Con la sonrisa y el llanto de Pablo Medina en mi mente, cuando hablaba del asesinato de su hermano, reflexiono y me contesto: “Hasta que no quede nadie de nosotros”. Porque el alma de Pablo se ha atomizado e infundido en el corazón de todos los que, como yo, con vergüenza nos miramos hacia adentro y nos sentimos miserables por no haber hecho más.  
Gritaremos, querido Pablo, hasta encontrarte.  
Pablo Medina.
¡Gracias!  
Alicia Conti  
Arca Buenos Aires - Argentina  
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La Verità Cristica Governerà il futuro,  la Morte di Pablo Medina non andrà dimenticata.  
Così Sia.  
Luciano Spadoni  
Italia
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Siento un gran dolor de nuestro hermano Pablo Medina siendo un gran periodista y con tanto talento y sin temor de estos Mafiosos, cobardes, hipócritas, asesinos que no son capaces de ellos mismos de dar la cara, que siempre tienen que mandar a otro para realizar su cobardía, pero en verdad digo que nuestro Pablo Medina no está muerto, porque para él la muerte no existe, solo para los mafiosos y asesinos de la vida, si existe, la muerte segunda aunque no creo que sepan lo que es la muerte segunda.  
Como dijo nuestro Maestro Jesús: Perdonalos por que no saben lo que hacen.  
Realmente esta pérdida de un hermano que es digno de destacar, que fue un gran luchador en contra de la mafia, estará en el recuerdo de todos nosotros.  
Jorge Omar Pracilio  
Arca La Pampa - Argentina  
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Gritad la verdad y ésta hoz hará libres, pero libres de verdad; aún a costa de tu propia vida terrenal, pero nunca de tu inminencia espiritual. Pablo Medina; uno más que ha partido, por gritar un "NO A LA ACTIVIDAD MAFIOSA" de manera que ha sido sacado de este mundo a punta de balazos por los sicarios al servicio de los mafiosos, de los corruptores y corruptibles, que no trepidan en segar una vida de un periodista y comunicador radial paraguayo, al servicio de los más desposeídos y débiles, de la comunidad donde él interactuaba.   
En tu inesperada partida de este mundo, no te diremos adiós, sino hasta pronto, esperando que con tu ejemplo de valentía y coraje nos inunde de la fuerza para seguir adelante.  
José Antonio Bustamante E.  
Arca Chile
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Con estas palabras me despido de un soldado de Cristo, Pablo Medina, quien dejó su vida luchando contra el mal de la humanidad, que es la corrupcion y la mafia. Agradezco a ese Ser su infinito amor por todos nosotros, y por la valentía de su espíritu de querer luchar por un mundo mejor. Me siento en deuda con Él, y con la causa que nos une, pero comprendo que su misión ha concluido y nuestro Creador lo ha llamado para que permanezca a su lado y forme parte de su legión de Ángeles. Estoy feliz por Él, que ya está al lado del Padre, en su casa, gozando de la paz, del amor y de la justicia divina por la que luchamos y sobre todo anhelamos.  
Gracias por dejar tu vida por mi Pablo, tu ejemplo es la llama que enciende mi lucha, y nuestra causa.  
Hasta pronto.   
Maria Eugenia Cena  
Arca Rosario - Argentina
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Ancora una volta la violenza, la prepotenza, l'arroganza dell'uomo ha avuto il sopravvento su un giusto che lottava contro le ingiustizie, contro le mafie, contro chi vuol sottomettere con mano violenta la società pulita ed onesta ai propri egoismi per avere facile guadagni e arricchimento.
Ancora una volta in Sud America come in Italia, scorre il sangue di un innocente colpevole di amare la giustizia.
Colpevole di non accettare che la prepotenza prevalga contro l'uomo, contro l'umanità.
Essi non hanno ancora capito che non ci vinceranno mai, che ci sarà sempre qualcuno che lotterà per la verità e per la giustizia, che di cento che ne uccideranno cento ne nasceranno pronti a lottare contro questa piovra malefica che sporca  tutto ciò che tocca.
Allora sappiate che mai ci soggiogherete, mai ci  farete abbassare la testa.
Dieci, cento, mille Medina nasceranno, mille Falcone nasceranno, mille Borsellino denunceranno, sempre e comunque per sempre.
Francesca e Vittorino
Arca Pordenone - Italia
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Carissimi fratelli l'uccisione di questo fratello ha suscitato in noi sgomento e sete di giustizia. Questo ci fa comprendere la battaglia contro il male è anche fisica. La morte di Pablo e la goccia di sangue che si aggiunge alla coppa dei martiri del Padre Adonay.
Io vivo a Palermo e conosco queste realtà e ogni giorno, noi che seguiamo Cristo e affianchiamo i giusti, lottiamo con una forza impari che ci rende schiavi di un sistema criminale e spirituale.
La nostra forza è la speranza che le profezie e la parola del Maestro si compiano e mantenga la sua promessa.
La coppa è già colma.
Micale Giovanni
Arca Palermo - Italia
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Mutuerò le parole di un notissimo cantautore italiano:
Hanno ammazzato Pablo... Pablo è vivo!
Ricordo di aver letto anni fa, in un'opera di manzoniana memoria, di un tal frate (padre Cristoforo, già Ludovico) che- fronteggiando un signorotto locale intento a far del male- aveva pronunciato queste parole: "verrà un giorno".
Eh, si. Quel giorno è vicino. Il Giudice sarà implacabile.
Disse il profeta Ezechiele (25,17): "e allora capirai che il mio nome è Dio, quando calerà la mia vendetta su di te".
Un fraterno abbraccio
Marco Grilli
Arca Pordenone - Italia
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Un mártir en la luz  
El asesinato del periodista Pablo Medina caló hondo en nuestros corazones, porque este periodista era un hombre justo que luchaba por la verdad, al igual que procuramos hacerlo nosotros, especialmente en lo que es la labor de Antimafia que encabeza Giorgio en la trinchera de Palermo. Este periodista sabía que en cualquier momento le pasaría por esto, pues ya había sido advertido, sin embargo las amenazas no lo amilanaron. Él siguió su lucha honesta y su denuncia, él nunca aceptó sucumbir al Narco-Estado, siempre buscó con coraje luchar por la verdad y la libertad de ese flagelo que está aplastando a su pueblo, él no era de las ovejas que caminaban guiadas al matadero con destino de muerte, pues reconocía al pastor absolutamente nefasto que las está llevando, en consecuencia se rebeló contra éste.  
Dado entonces el tiempo que estamos viviendo, donde la persecución está próxima y nosotros deberemos salir a despertar almas de cualquier forma, el ejemplo de coraje que nos ha dejado Pablo, es un verdadero legado que debemos atesorarlo al máximo para que su partida no haya sido en vano. No es mucho lo que sé de él, pero, por todo lo que he leído a raíz de los eventos que han rodeado su asesinato, pero la cualidad preeminente es el coraje para cumplir su misión, y la cumplió cabalmente. Él está en la Luz crística y formará parte de la nueva Era; nosotros estamos en el infierno aún.  
Con amor y todo mi respeto  
Claudio Rojas G.
Arca Chile
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Esiste un destino per ogni uomo. Un destino tuttavia non preconfezionato, ma variabile a seconda delle proprie scelte e di quelle di tutti gli altri uomini. Un destino interattivo che interagisce con il mondo, essendo ogni essere parte del tutto e legato indissolubilmente agli altri.  
Pablo Medina ha fatto scelte forti, nobili e sincere... e questo gli è costato molta sofferenza, sacrificio, fango, impopolarità... proprio come fu per Gesù Cristo.  
È anche colpa nostra quindi se oggi non è più tra noi, abbiamo determinato anche noi questo triste destino.  
Ha lasciato questo mondo con onore, l'onore di un uomo giusto che dà l'esempio a tutti gli altri. Il suo coraggio sia la nostra ispirazione, il senso di colpa per non averlo sostenuto abbastanza sia il nostro sprone per non ripetere lo stesso errore in futuro. Occorre stringersi attorno a uomini giusti come lui per non lasciarli soli, perchè solo quando vengono isolati socialmente vengono colpiti.  
L'unica consolazione è che sicuramente in questo momento sarà in un posto migliore, al cospetto di un Dio giusto, che non fa altro che prendere atto delle nostre scelte facendo accadere quanto abbiamo deciso e messo in pratica, motivo per cui lo avrà eletto tra i suoi migliori. E scusate se è poco.  
Fabio Maggiore  
Arca 3 - Italia
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